Concorso in tentato omicidio, in manette 2 dei ´Papale´
19-09-2014 - Archivio Storico de Lo Strillone
Identificati stamattina, secondo le indagini della DDA di Napoli, esecutore e mandante del tentato omicidio ai danni di Maurizio Magliulo, appartenente al clan rivale degli "Scissionisti del clan Di Gioia". Eseguita, dagli uomini del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Torre Annunziata, un´ordinanza di custodia cautelare presso le carceri di Teramo e di Rebibbia, nei confronti di due indagati affiliati ai "Papale" di Torre del Greco. Ad inchiodare la posizione di entrambi, le intercettazioni telefoniche e le dichiarazioni di 3 collaboratori di giustizia, che avrebbero permesso di ricostruire i motivi dell´attentato camorristico del 4 ottobre 2010. Motivi legati, in primis, alla spartizione territoriale delle estorsioni imposte ai commercianti della città corallina.
Tutto parte dall´omicidio di Gaetano Di Gioa, il 31 maggio 2009. Gli elementi di spicco del clan decidono la formazione di un gruppo autonomo denominato "Scissionisti". E´ in quel preciso istante che i "Papale", alleati dei "Di Gioia", nel tentativo di riaffermarsi sul territorio, entrano in conflitto armato proprio con gli "Scissionisti"; il tentato omicidio di Magliulo rientra, a giudizio degli inquirenti, in questo torbido ed inquietante quadro criminale. Nei confronti di entrambi i soggetti, destinatari della misura odierna, esistono già numerosi provvedimenti cautelari disposti dal GIP presso il Tribunale di Napoli. Provvedimenti emessi sempre per gravi reati di indole mafiosa.
Tutto parte dall´omicidio di Gaetano Di Gioa, il 31 maggio 2009. Gli elementi di spicco del clan decidono la formazione di un gruppo autonomo denominato "Scissionisti". E´ in quel preciso istante che i "Papale", alleati dei "Di Gioia", nel tentativo di riaffermarsi sul territorio, entrano in conflitto armato proprio con gli "Scissionisti"; il tentato omicidio di Magliulo rientra, a giudizio degli inquirenti, in questo torbido ed inquietante quadro criminale. Nei confronti di entrambi i soggetti, destinatari della misura odierna, esistono già numerosi provvedimenti cautelari disposti dal GIP presso il Tribunale di Napoli. Provvedimenti emessi sempre per gravi reati di indole mafiosa.