Provolera: il rione tra rifiuti, degrado ed una difficile convivenza
11-09-2014 - Archivio Storico de Lo Strillone
Un grido di allarme disperato è quello che ancora una volta si leva dal quartiere Provolera, un altro quartiere della città abbandonato a se stesso dallamministrazione. Prima cera lo spaccio, adesso, invece, è peggio con prostituzione e rifiuti ovunque, dice chi vive in questaltro angolo storico della città.
I cittadini che ancora vi abitano, stanchi di una vita passata tra mille difficoltà, affidano la loro situazione nuovamente a Starita. Per la seconda volta scrivono un esposto drammatico che porta con se le difficoltà di unintegrazione con altri popoli che, se va bene, non è aiutata dalle istituzioni, o peggio ancora aggravata dalla indifferenza. La popolazione Rom denunciano i cittadini al sindaco si sta espandendo nel quartiere grazie ai titolari di case fatiscenti che le fittano a famiglie numerosissime: anche dieci o quindici in una stanza.
La vita, tra quelle stradine a ridosso dello Spolettificio è divenuta impossibile. Scendendo da via Parini ci si imbatte in una serie di vicoli: vico Pigmei, vico Gallo, via Asilo Infantile, vico Sorte, vico Giglio, via Andrea Costa, vico Rosselli, vico Luna. Non cammino più in queste strade esclama Pasquale Non sono razzista, ma la convivenza è impossibile. Ragazzine che hanno poco più di 13 o 14 anni si prostituiscono dopo il giro mattutino passato a mendicare, incalza Lucetta. La mattina tutti partono da qui e vanno verso Napoli. Tornano dopo pranzo e restano in piazza ad ubriacarsi fino a notte fonda.
È un equilibrio instabile quello che si è venuto a creare. I titolari di casa fittano stanze fatiscenti a venti o trenta euro a persona al mese. E per le spese della casa? La risposta, seppur scontata, è sconcertante: Rubano acqua e corrente ed i padroni di casa lo sanno.
Racchettano rifiuti dai paesi limitrofi, una parte li vendono ed il resto li abbandonano a bordo strada o anche li, alza la mano Peppe indicando una parte dello Spolettificio che fino a qualche anno fa era fittata ad un tabaccaio. Dietro quelle porte si dovrebbe trovare una discarica di rifiuti di ogni tipo e tanti animali.
I topi la fanno da padroni tra i rifiuti, per le strade e fin dentro i palazzi, dove si trovano trappole fai da te, con della colla e del cibo su cartoni sparsi qua e la.
Gli abitanti del quartiere chiudono lesposto/denuncia rivolgendosi a Giosuè Starita: La preghiamo di fare qualche cosa al più presto. Grazie. Chissà se ancora una volta il primo cittadino e lamministrazione saranno sordi rispetto a questo grido di allarme. Rispetto alla richiesta disperata di normalità.
Raffaele Perrotta
I cittadini che ancora vi abitano, stanchi di una vita passata tra mille difficoltà, affidano la loro situazione nuovamente a Starita. Per la seconda volta scrivono un esposto drammatico che porta con se le difficoltà di unintegrazione con altri popoli che, se va bene, non è aiutata dalle istituzioni, o peggio ancora aggravata dalla indifferenza. La popolazione Rom denunciano i cittadini al sindaco si sta espandendo nel quartiere grazie ai titolari di case fatiscenti che le fittano a famiglie numerosissime: anche dieci o quindici in una stanza.
La vita, tra quelle stradine a ridosso dello Spolettificio è divenuta impossibile. Scendendo da via Parini ci si imbatte in una serie di vicoli: vico Pigmei, vico Gallo, via Asilo Infantile, vico Sorte, vico Giglio, via Andrea Costa, vico Rosselli, vico Luna. Non cammino più in queste strade esclama Pasquale Non sono razzista, ma la convivenza è impossibile. Ragazzine che hanno poco più di 13 o 14 anni si prostituiscono dopo il giro mattutino passato a mendicare, incalza Lucetta. La mattina tutti partono da qui e vanno verso Napoli. Tornano dopo pranzo e restano in piazza ad ubriacarsi fino a notte fonda.
È un equilibrio instabile quello che si è venuto a creare. I titolari di casa fittano stanze fatiscenti a venti o trenta euro a persona al mese. E per le spese della casa? La risposta, seppur scontata, è sconcertante: Rubano acqua e corrente ed i padroni di casa lo sanno.
Racchettano rifiuti dai paesi limitrofi, una parte li vendono ed il resto li abbandonano a bordo strada o anche li, alza la mano Peppe indicando una parte dello Spolettificio che fino a qualche anno fa era fittata ad un tabaccaio. Dietro quelle porte si dovrebbe trovare una discarica di rifiuti di ogni tipo e tanti animali.
I topi la fanno da padroni tra i rifiuti, per le strade e fin dentro i palazzi, dove si trovano trappole fai da te, con della colla e del cibo su cartoni sparsi qua e la.
Gli abitanti del quartiere chiudono lesposto/denuncia rivolgendosi a Giosuè Starita: La preghiamo di fare qualche cosa al più presto. Grazie. Chissà se ancora una volta il primo cittadino e lamministrazione saranno sordi rispetto a questo grido di allarme. Rispetto alla richiesta disperata di normalità.
Raffaele Perrotta