Anche il settore dell’edilizia, fermo da qualche anno ormai nel nostro Paese, sembra dare dei segnali di ripresa. La Campania, in questo campo, sta registrando un’inversione di marcia, soprattutto tra le aziende con un fatturato fino a cinque milioni di euro. A dirlo è il Centro Studi ANCE Salerno che afferma un miglioramento meno importante, invece, soprattutto rispetto alle aspettative, negli altri due settori presi in considerazione e cioè: le imprese con un fatturato tra i cinque e i venti milioni di euro e quelle con un fatturato che va oltre i venti milioni.

 Le risposte, registrate dall’Ance di Salerno, dalle aziende iscritte e che hanno fatto parte del campione esaminato, gli ultimi dati congiunturali disponibili, le previsioni sul Pil del Mezzogiorno e della Campania tra il 2015 e il 2016 vanno a confermare, comunque, un innegabile quadro di difficoltà sostanziale in quello che è il tessuto produttivo regionale e provinciale. Confortante, però, ed è qui la vera inversione di tendenza, la maggiore fiducia nel miglioramento dello stato delle cose da parte delle aziende che hanno lavorato per modernizzare il proprio profilo e renderlo competitivo su un mercato che è sostanzialmente cambiato.

Un mercato che non è più quello pre-crisi. Meritano una menzione di merito, ad esempio, le microimprese e le partite Iva specializzate che operano in campo edile che, negli ultimi tempi, hanno messo in campo una vera e propria “offensiva” porta a porta per intercettare tutti quei piccoli lavori di ristrutturazione e di efficientamento energetico, sfruttando la ritrovata fiducia delle famiglie che hanno ricominiciato a spendere il cosiddetto “risparmio”.

Si è registrata difatti una ritrovata attività che ha portato una maggiore fiducia delle imprese di costruzioni e dell’indotto. Non bisogna cullarsi però. Resta, infatti, la vera morsa che sta soprattutto nella burocrazia e nei mille lacci e lacciuoli che portano ad un allungamento dei tempi. E’ necessario snellire le procedure relative alle gare d’appalto e il loro espletamento. Il Centro Studi ANCE Salerno ha addotto la seguente motivazione “le aziende con fatturato compreso nella fascia 5/20 milioni di euro, proprio a questo motivo riconducono la loro maggiore cautela sulle possibilità di effettiva ripartenza del comparto nel breve periodo”. Per evitare una nuova corsa vero l’estero, capitali traferiti in paradisi fiscali e societàoffshore è necessario adeguare la nostra burocrazia a quella dei Paesi concorrenti ( informazioni su http://societaoffshore.org)

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