Gratta e vinci falsi: due denunce nel Napoletano
Prodotti contraffatti dalla Turchia: il maxi sequestro della finanza: nei guai un napoletano ed una donna rumena
16-05-2018 | di Redazione
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Maxi sequestro di oltre 60mila gratta e vinci falsi provenienti dalla Turchia: due denunce a carica di un napoletano e di una donna di origini rumene.
Le indagini della Guardia di Finanza hanno permesso di individuare una spedizione proveniente dal Medio Oriente, contenente oltre 62 mila prodotti falsi.
I tagliandi, suddivisi in 12 colli, viaggiavano sotto le mentite spoglie di “depliant e brochure” e riproducevano - per colore, grafica e dimensioni - i biglietti autentici delle lotterie istantanee: “Il Miliardario”, “Il Miliardario Mega”, “Doppia Sfida”, “Numeri Fortunati”, “100x”, “50x”, “Super 7 ½”, “Super Portafortuna”, “Multibonus”, “Un Turista Per Sempre”, “Battaglia Navale”, “Tris Vincente”, “Uno tira l’altro” e “Buon Viaggio”.
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Nonostante le spedizioni fossero indirizzate a soggetti indicati con false generalità, l’attività investigativa e informativa tempestivamente condotta sul momento ha consentito di individuare non solo i reali destinatari dei biglietti contraffatti – identificati in un napoletano e una donna di origine rumena – ma anche le rispettive abitazioni, presso le quali sono state immediatamente eseguite le necessarie operazioni di perquisizione.
Le ulteriori ricerche effettuate hanno svelato, tra l’altro, la presenza di documenti falsi atti a certificare i “gratta e vinci”, attraverso una fittizia attestazione della società “Lottomatica S.p.A.”, concessionaria ministeriale delle iniziative di gioco della specie.
Disponibili in tagli da 2 a 20 euro, i “gratta e vinci” falsi erano pronti per essere proposti al pubblico – attraverso il ricorso a canali tuttora in fase di identificazione – causando una distorsione del sistema del gioco e gravi mancati introiti per le casse dello Stato, per un ammontare complessivo di oltre 550mila euro, che – senza il fruttuoso intervento del Corpo – oltre a non consentire alcuna possibilità di vincita agli acquirenti, avrebbero avuto il mero effetto di irrobustire le tasche degli ideatori della frode.
I tagliandi contraffatti sono stati posti sotto sequestro dall’autorità giudiziaria, mentre i responsabili sono stati deferiti.
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