Pompei, raid al pub in via Giuliana. Condannata la mandante, il killer "fallito" non c'è ancora
Tentato omicidio per motivi passionali. Assolto Vincenzo F., 19enne del rione Penniniello
16-11-2016 | di Salvatore Piro
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POMPEI. Raid per motivi passionali all'esterno del pub "Balla coi Lupi" di via Giuliana: condannata l'anno scorso la mandante, il killer resta ignoto. Incredibile la sentenza che in serata ha assolto, con formula piena, Vincenzo F., di 19 anni, residente al rione Penniniello di Torre Annunziata. All'epoca dei fatti minorenne, era il 2014, il presunto baby-killer, secondo l'accusa, fu assoldato da Lucia Casciello (40 anni del luogo) per uccidere il suo ex marito: Vincenzo Tufano, 42enne vittima designata dell'agguato in periferia. Alla base del "piano", rimasto solo un tentativo, presunti dissapori coniugali.
LE SENTENZE IN CONTRASTO. Il 9 settembre 2015, la Casciello venne condannata in abbreviato ad otto anni e mezzo di reclusione come mandante del tentato omicidio. Vincenzo F., invece, ha affrontato un processo parallelo dinanzi al Tribunale per i Minorenni di Napoli. Il pm, per lui, aveva invocato una pena a sette anni e mezzo di carcere, dopo circa un anno già trascorso agli arresti domiciliari.
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Secondo l'accusa era proprio il ragazzino del rione Penniniello a guidare, la sera del 9 agosto 2014, "una moto rubata, indossando guanti neri e armato di pistola. Il baby-killer sparò, ma fallì il bersaglio". "Bossoli sul selciato mai trovati", ha sempre risposto in tribunale il suo avvocato, il penalista Roberto Cuomo. Decisiva, per l'assoluzione decretata dai giudici (presidente di collegio Maurizio Pierantoni), una consulenza balistica che ha svelato alcune "zone d'ombra" emergenti dalle indagini. Tra queste, proprio il mancato rinvenimento dei bossoli in via Giuliana.
LA DIFESA. “Siamo particolarmente soddisfatti per l’esito processuale - il commento del'avvocato Roberto Cuomo - . L’istruttoria ha fatto emergere la fragilità dell’impianto accusatorio ai danni del mio assistito, completamente estraneo alla vicenda. Si tratta inoltre di un ragazzo che ha subito una carcerazione preventiva in un particolare momento di crescita, quale quello della minore età”. Tra 90 giorni il deposito delle motivazioni.
IL "CASO". Si apre ora in grado d'appello nel processo a carico di Lucia Casciello. Per lo stesso raid, da oggi, c'è solo la mandante, non il killer. L'assoluzione ottenuta dal giovane Vincenzo F. comporta un vero e proprio contrasto tra giudicati. Contrasto tra sentenze che potrebbe riaprire l'istruttoria nel giudizio connesso con alla sbarra la 40enne di Pompei.
foto archivio
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