Presentati i risultati di ‘Goletta Sarno’: 24 punti su 30 bocciati
Numerose le criticità di uno dei fiumi più inquinati d’Europa, dove scaricano ancora reflui urbani ed industriali
27-10-2015 | di Redazione
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Erano stati effettuati a fine luglio ed oggi sono stati presentati i risultati alla stampa. Sono le analisi che ‘Goletta Verde’ ha effettuato nel fiume Sarno, da Solofra fino a Castellammare di Stabia, compresi i canali secondari. Secondo al responso dei test, solo sei punti meritano un giudizio positivo, confermando il grave grado di sofferenza del fiume e dei suoi principali affluenti, dovuto a scarichi di reflui urbani e industriali non depurati, all'inquinamento da fertilizzanti e pesticidi dell'agricoltura, alla profonda manomissione degli ambiti perifluviali ridotti ai minimi termini.
La campagna di monitoraggio del fiume che tocca i comuni di 3 province della Campania è stata promossa da Legambiente Campania e realizzata dai circoli del Bacino del Sarno con il supporto tecnico dell’azienda Hach.
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“Goletta del Sarno conferma anche quest'anno le criticità già evidenziate in passato. Una situazione molto critica già a partire dalle sorgenti”, affermano Chiavazzo e Pucci, rispettivamente responsabile scientifico e componente del direttivo di Legambiente Campania. “Emerge l'urgenza di ridurre soprattutto i carichi inquinanti, fermando i numerosi scarichi industriali e civili che ancora oggi inquinano la risorsa idrica, procedendo al contempo alla bonifica delle falde contaminate”.
Secondo i due responsabili, tra le azioni da intraprendere “è necessario non solo il completamento delle infrastrutture di servizio ma, finalmente, l’attivazione compiuta dei Servizi idrici integrati, sia sotto il profilo della gestione che dell’indirizzo e controllo”:
I risultati del monitoraggio (reperibili a questo link) ricordano ancora una volta che il fiume non nasce inquinato ma subisce le aggressioni delle carenze del sistema fognario-depurativo che non copre tutti gli insediamenti abitativi, dell'agricoltura che usa fertilizzanti chimici e fitofarmaci, dell'industria che non tratta adeguatamente i propri scarichi idrici.
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