A Torre Annunziata un nuovo inizio per la mensa nel nome di don Pietro Ottena. Inaugurati ieri pomeriggio i nuovi locali alle spalle della Parrocchia dell'Immacolata Concezione. Un'opera di solidarietà nel centro storico della città per restituire una speranza a chi ne ha bisogno. 


Un sogno portato avanti anche da Don Pasquale Paduano e da Don Ciro Alario, entrambi presenti al taglio del nastro. "Oggi abbiamo raggiunto un traguardo importante, ma siamo già proiettati al futuro. Stiamo progettando un polo della carità con servizio docce, guardaroba, sportello d'ascolto e un piccolo dormitorio - dichiara don Ciro - Saremo al fianco della comunità di Torre Annunziata e continueremo a supportare chi ha bisogno. Tra queste pareti c'è l'anima di tutti i volontari".

Un messaggio di solidarietà e di speranza che si concretizza proprio nell'anno giubilare. "Mi rende particolarmente felice assistere all'inaugurazione in questo periodo - dichiara il Vescovo di Napoli Michele Autuoro  - oggi stiamo vivendo un vero e proprio giubileo della speranza. Ed è proprio questo il messaggio che è custodito in questo luogo: restituire una speranza a chi crede di non averne una". 


La ristrutturazione della mensa, che in totale ha servito quasi un milione di pasti in 23 anni, è stata possibile grazie al progetto “Il Pranzo della Speranza” dell’Associazione Don Pietro Ottena sostenuto da Intesa Sanpaolo, attraverso il Programma Formula, in collaborazione con CESVI. L'iniziativa è stata finanziata attraverso una raccolta fondi attiva da luglio a settembre 2023 su For Funding con cui sono stati raccolti 151 mila euro. 

Cucina interamente nuova, cella frigorifero all'avanguardia, una sala pranzo più grande, nuovi impianti idrici ed elettrici. "Abbiamo utilizzato i fondi raccolti per rendere la mensa più green con l'installazione di pannelli fotovoltaici - spiega visibilmente emozionato Luigi Cirillo, coordinatore del progetto - Ero solo un adolescente quando l'8 dicembre del 2002 il compianto Don Pietro Ottena aprì le porte di questa mensa. Nel tempo, l'obiettivo non è mai cambiato: accogliere tutti senza pregiudizi è la nostra missione".

L'inaugurazione rimette al centro uno dei luoghi simbolici del centro storico, la cui riqualificazione gioca un ruolo fondamentale nella rinascita di Torre Annunziata. 'La città vive in un cono d'ombra, ma sta dimostrando di avere la capacità di uscirne - spiega il sindaco Corrado Cuccurullo - Siamo nel pieno del centro storico e oggi coroniamo un sogno con la ristrutturazione della mensa. Qui c'è il cuore pulsante dei torresi. Don Pietro per me non è stato solo un sacerdote, ma un punto di riferimento. Ed è nel suo nome che possiamo capovolgere la storia di Torre Annunziata passando dal buio alla luce". 

Un sogno in cui ha creduto l'Intesa San Paolo, che ha sposato la causa di Don Pietro Ottena e di  Alfonso, Marcello e Antonio, i tre amici che un giorno del 2021 si sono messi in gioco per fare del bene. "Abbiamo raccolto più soldi che altrove, perchè al sud, quando si tratta di mettere mano al cuore, la risposta è di grande valore - spiega Giuseppe Nargi, Direttore Regionale Campania dell'Intesa Sanpaolo - L'obiettivo raggiunto è la conferma che fare del bene, ti porta a stare bene. Quando metti insieme cuore con cuore, si raggiungono traguardi importantissimi". Ad unirsi al direttore Nargi, Gaia Ferrari della Fondazione Cevsi: "Il programma Formula nasce insieme ad Intesa SanPaolo con l'obiettivo di portare avanti programmi inclusivi all'interno del territorio. Operiamo in 27 paesi del mondo e siamo attivi da quarant'anni. Abbiamo scoperto a Torre Annunziata una realtà eccezionale e siamo felici di avere contribuito a realizzare un progetto così importante".
 

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