“I gravissimi ritardi del Comune di Napoli per l’avvio dei lavori dei per fogne e sistemazione idraulica dell’alveo Camaldoli stanno mettendo a rischio la salute e la sicurezza dei cittadini dei comuni a Nord di Napoli. Il Sindaco di Napoli si assuma le responsabilità amministrative nei confronti degli abitanti della collina dei Camaldoli e di quelli a valle dell’alveo che attendono da anni i lavori di sistemazione scongiurando così gli allagamenti che puntualmente si verificano con le piogge”.

Cosi la consigliera regionale Enza Amato interviene sulla questione sollevata da “Il Mattino” che, ieri mattina, ha dato la giusta evidenza alla paradossale vicenda dei lavori di sistemazione idraulica e delle reti fognarie della collina dei Camaldoli che interessano il primo tratto dell’alveo dei Camaldoli e che attraversa i Comuni di Marano, Mugnano, Giugliano fino a sfociare a Licola sul litorale flegreo.

“Si tratta di lavori finanziati, per oltre 20 milioni di euro, dal Governo nazionale nell’ambito delle misure compensative per l’Ambiente ed essenziali per la sicurezza idrogeologica e la tutela della salute e della qualità del litorale di Licola – spiega - I lavori del primo lotto sono fermi da mesi, dopo l’apertura del cantiere di luglio, poiché il Comune di Napoli, per ritardi amministrativi, non è in grado di procedere, verso i proprietari dei suoli interessati ai lavori, al pagamento delle indennità di esproprio versate dalla Sogesid per il Ministero dell’ambiente nelle casse comunali. Il secondo lotto è ancora in alto mare poiché dal Comune di Napoli non è stato emessi alcun decreto di esproprio”.

“Il PD, in particolare con il Consigliere Federico Arienzo, ha sollecitato con atti istituzionali, dichiarazioni pubbliche, un’attenzione amministrativa e politica per seguire questa questione. Malgrado assicurazioni e impegni da parte di esponenti dell’Amministrazione comunale ci troviamo in questa situazione che ha del paradossale. Il Sindaco di  Napoli  Luigi  De Magistrigis – conclude la consigliera - deve assumersi pienamente la responsabilità amministrativa e politica di questa incredibile vicenda”.

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