Abbattere il muro dell’omertà per sconfiggere la camorra. Il monito delle istituzioni: “Dovete denunciare, solo così sarete veramente liberi”. Sono ancora troppi i commercianti del territorio rimasti in silenzio davanti ai soprusi delle organizzazioni criminali.

Questa mattina, presso il porto di Torre Annunziata, le autorità istituzionali, le forze dell’ordine e le associazioni, si sono riunite a via Caracciolo in occasione del secondo appuntamento del Tour della Legalità, la campagna di sensibilizzazione su racket e usura della Regione Campania. In una società dilaniata dalla camorra faticano a nascere nuove realtà imprenditoriali, stroncate a priori dalla paura delle ritorsioni camorristiche.

Duro l’intervento del Commissario Prefettizio Antonio D’Acunto, che dall’ottenimento dell’incarico, sta lavorando scrupolosamente per ricostruire la città, lasciata in macerie dalla precedente amministrazione comunale. “Bisogna uscire allo scoperto, bisogna denunciare. La paura va compresa, ma non per sempre – ha aggiunto - ci sono dei momenti in cui bisogna andare fuori, rivolgersi alle forze dell’ordine e denunciare, è questo il messaggio di questa giornata”. Le attività di estorsione e strozzinaggio sono tra le più redditizie per la criminalità organizzata: la stima è di circa due miliardo all’anno.

Tra i presenti all’evento anche il Presidente Nazionale della Fai Luigi Ferrucci, l’imprenditore simbolo della lotta contro il racket che ha avuto il coraggio di denunciare i suoi estorsori. “Nel 2008 toccò a me subire la richiesta estorsiva. Un affiliato dei Casalesi entrò nel mio negozio intimandomi di consegnare immediatamente 1000 euro, altrimenti mi avrebbe tagliato la testa – ha spiegato – mi sono subito rivolto alle forze dell’ordine, non mi hanno mai lasciato solo”.


Puoi ricevere le notizie de loStrillone.tv direttamente su Whats App. Memorizza il numero 334.919.32.78 e inviaci il messaggio "OK Notizie"

vai al video