“ L’ho investito”, la bugia per nascondere un incidente sul lavoro nel vesuviano
Denunciati in tre, il lavoratore era in nero e si era infortunato sul cantiere dell’imprenditore
08-08-2020 | di Redazione

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Un imprenditore edile di 40 anni, insieme con lo zio medico 68enne e un parente di 47 anni, sono stati denunciati dai carabinieri per avere tentato di nascondere l'infortunio di un lavoratore in nero simulando un incidente stradale: è successo lo scorso 6 agosto a Somma Vesuviana, in provincia di Napoli.
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La vittima dell'incidente, un operaio di 60 anni, ricoverata in prognosi riservata nell'ospedale Santa Maria della Pietà di Nola, era invece caduto da un'impalcatura mentre lavorava nel cantiere in cui prestava servizio "in nero" per conto del 40enne. Il cantiere, che si trova a Marigliano (Napoli), è stato sequestrato. Come testimone dell'incidente era stato convocato un parente dell'imprenditore, il 47enne. L'operaio, però, che ha riportato gravi traumi, dopo l'iniziale complicità ha deciso di vuotare il sacco
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