L’Immortale. Stavolta non si parla di Ciro di ‘Gomorra-La Serie’, ma di Giancarlo Siani. Il giornalista de “Il Mattino”, assassinato nei pressi della sua casa a Posillipo il 23 settembre 1985, oggi avrebbe compiuto 60 anni. Giancarlo raccontava le vicende di cronaca di Torre Annunziata e fu ucciso dalla camorra, proprio per il suo coraggio e la sua voglia di conoscere la verità. A 34 anni dal suo omicidio nessuno ancora l’ha dimenticato, anzi venendo a una celebre frase di don Tonino Palmese, Giancarlo Siani “profuma ancora di vivo”. Nel giorno del suo compleanno il fratello Paolo, oggi deputato del Pd e primario nel reparto di pediatrica al “Santobono”, ha sottolineato cos’ha trasmesso ai posteri.

Che ricordo ha lasciato Giancarlo ai giovani d’oggi?

“E’ impressionate leggere i temi che i ragazzi hanno scritto quest’anno in suo ricordo. Sembra che scrivano di una persona ancora in vita, invece magari hanno soltanto visto il film ‘Fortàpasc’ oppure hanno sentito racconti dai genitori o dalle varie associazioni. E’ davvero bello sapere che il suo ricordo ancora oggi è vivo in tante persone”.
 

IL RESTO DELL'INTERVISTA POTRETE LEGGERLA NEL PROSSIMO NUMERO DEL SETTIMANALE DE 'LO STRILLONE"

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