Le streghe sono tornate oggi, 8 marzo, in occasione della commemorazione internazionale della conquiste politiche e sociali delle donne.

Rispettando il motto delle attiviste del '68, le "streghe" di Catena Rosa hanno tenuto un incontro culturale, presso la libreria ed erboristeria 'LiberTA', per rinverdire le battaglie combattute 50 anni fa, perse e vinte, quelle che oggi sono alla base della situazione delle donne e del concepimento del loro ruolo nella società attuale.

Ospiti illustri hanno contribuito al racconto della personale esperienza diretta durante il periodo rivoluzionario: Anita Sala, fondatrice del primo centro antiviolenza in Campania, ha ripercorso con la mente la sua formazione e ciò che l'ha spinta ad impegnarsi nel sociale, a lottare per i suoi diritti e per quelli delle altre.

"L'importante è dare seguito a quello che abbiamo fatto 50 anni fa- afferma commossa- le nuove generazioni devono difendere ciò che abbiamo conquistato con difficoltà".

"L'indottrinamento delle provincie mi ha permesso di essere attiva sul campo", così Maria Elefante, docente della Federico II, ha raccontato il suo '68. Dalla piccola realtà di Torre Annunziata è riuscita a costruirsi una carriera e a battersi sempre per i diritti delle donne, battaglia che conduce anche attraverso i suoi libri e racconti, pieni di memorie e di accaduti che hanno cambiato il corso della vita di molte.

Intenso l'intervento di Diana Pezza Borrelli, protagonista della trasmissione Rai "Le ragazze del 68" e che ha usato e vissuto la sua fede cattolica in senso sociale, con l'apertura al diverso e al confronto.

"Bisogna avere e creare una identità, solo così si può ottenere la libertà. Essere consapevoli della diversità per arrivare all'unità. Per conservare i valori che noi del '68 abbiamo conquistato- continua Pezza Borrelli- dobbiamo vivere in una perpetua rivoluzione, ma che sia una rivoluzione d'amore."

Tra interventi del pubblico e di quello della consigliera comunale Germaine Popolo, Ada Ferri, presidentessa di Catena Rosa, ha annunciato che, a breve, aprirà a Torre Annunziata il primo centro antiviolenza sulle donne, un progetto che è in cantiere da anni e che finalmente ha trovato la sua realizzazione. Prossimo obiettivo: centro di accoglienza da affiancare a quello di antiviolenza.

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