A Boscoreale in tremila per dire "no" alla camorra, alla violenza e alla criminalità
Al corteo anche la Mamma di Arturo: "La città ha dato una risposta pregnante al bisogno di legalità"
06-04-2018 | di Redazione
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Grande partecipazione questa mattina a Boscoreale per la marcia della legalità. Due cortei hanno sfilato per le vie del centro per dire no alla violenza, alla criminalità e alla camorra; all’iniziativa ha preso parte Maria Luisa Iavarone, mamma del giovane Arturo, il ragazzo aggredito a dicembre scorso da una baby gang a Napoli di cui l’ultimo membro è stato arrestato proprio questa mattina.
Folta la partecipazione degli studenti delle scuole boschesi che si sono presentati in piazza per prendere parte all’iniziativa guidata dall’amministrazione comunale. In testa ai cortei c’erano il sindaco Giuseppe Balzano e l’assessore alla legalità Valentina Mazzola. La sfilata è terminata nell’area del mercato di via Passanti dove i manifestanti hanno incontrato l’assessore regionale all’istruzione, Lucia Fortini e il vicesindaco della città metropolitana di Napoli, Salvatore Pace.
Un segnale importante è arrivato da Piano Napoli, una zona a forte rischio, da cui s’è dipanato uno dei rami poi confluiti nei cortei anti-camorra.
L’assessore Fortini ha spiegato: “Questo è un momento per capire che non siete soli. Condivido il vostro messaggio, siete una forza e nessuno vi può fermare. Siamo una comunità che deve funzionare sempre meglio".
A Boscoreale c’era anche Maria Luisa Iavarone, la mamma di Arturo, nel giorno stesso in cui la Questura di Napoli ha notificato l’ordinanza di custodia cautelare nel carcere minorile ai danni di un 15enne accusato d’essere uno dei componenti della gang che ha ferito il figlio, il 18 dicembre scorso a via Foria a Napoli, che ha spiegato: "Il Comune di Boscoreale ha dato una risposta pregnante al bisogno di legalità in una società fatta di regole che vanno rispettate per vivere tutti meglio".
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