La colatura di alici di Cetara Dop dal colore ambrato a condimento di primi piatti e verdure. E ancora, il pecorino toscano Dop, i culurgioni sardi e la bottarga, le melanzane sott’olio della Basilicata, i bianchi e i rossi dell’Etna e del Vesuvio. E’ il trionfo della cucina italiana, la quarta edizione di Eruzioni del Gusto evento culturale ed espositivo sull’enogastronomia e le eccellenze delle terre vulcaniche d’Italia aperto al pubblico, promosso dall’associazione culturale ORONERO - Dalle scritture del fuoco in collaborazione e con il contributo della Regione Campania in programma fino al 10 ottobre al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, tra Napoli e Portici.

Agli show cooking, molto partecipati, protagonisti i piatti degli chef dell’Unione Regionale Cuochi della Campania, Associazione Provinciale Cuochi Napoli e Dipartimento Solidarietà Emergenze della Campania e chef provenienti da molte regioni italiane preparati nella ‘Cucina Italia’, struttura ristorativa tecnologica per le emergenze in grado di essere trasportata e utilizzata su tutto il territorio nazionale per situazioni di emergenza. Ieri è intervenuto il presidente della Fic (Federazione italiana cuochi) Rocco Pozzulo.

Nell'area show cooking un trionfo di sapori con le ricette della tradizione.  La Campania che ospita Eruzioni del Gusto delizia i palati degli ospiti con spaghetti con colatura di alici di Cetara Dop, un piatto che si ottiene da alici pescate esclusivamente nel mare antistante la provincia di Salerno e trasformate in stabilimenti autorizzati per la colatura, liquido di colore ambrato che trova largo utilizzo anche su verdure e condimenti particolari.

Ospite quest’anno la Sardegna che offre i suoi piatti tipici: culurgioni aromatizzati con patata, menta e pecorino con olio all’aglio. E poi bottarga e una sbucciata di limone. Inoltre, spaghetto con ostrica e bottarga locali della cooperativa pescatori di Tortolì.

Ad Eruzioni presente per il secondo anno consecutivo ‘Vetrina Toscana’: allo stand il pane toscano Dop con olio toscano Igp, la finocchiona Igp, pecorino toscano Dop, cantuccini, panforte di Siena, i cavallucci e ricciarrelli di Siena. Anche la Basilicata presente con prodotti orticoli, confetture e pecorini oltre che con uova biologiche e nocciole.

Ad accompagnare i primi piatti, il nettare di Bacco del Vesuvio e dei territori della Campania. Dalla Sicilia gli ospiti degustano Etna Rosso Doc ed Etna Bianco Doc, apprezzando con entusiasmo le sfumature dei vini del vulcano attivo più alto d’Europa.

La qualità dei prodotti passa anche attraverso un’attenta selezione e controllo del territorio: docenti ed esperti del progetto Agro Biodiversità Campana illustrano la banca del germoplasma erbaceo della Regione Campania, struttura pubblica senza fini di lucro, che assicura la conservazione ex situ delle risorse genetiche vegetali autoctone, in particolare quelle a rischio di estinzione, sia iscritte che non iscritte al Repertorio regionale delle varietà tradizionali.

All’evento show cooking, ma anche masterclass a cura dei Consorzi di Tutela Vini della Campania in collaborazione con Associazione Italiana Sommelier Campania, incontri con le aziende vinicole per favorire il turismo enogastronomico.

L’evento quest’anno si svolge con la collaborazione strategica di Gesac la società che gestisce l’aeroporto internazionale di Napoli Capodichino e Salerno, ed è patrocinato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, dal Ministero della Cultura, dal Ministero del Turismo, Regione Campania, Feamp (Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca), Regione Sardegna, Regione Toscana con Toscana Promozione Turismo, dal Comune di Napoli, dalla Città Metropolitana di Napoli, dall’ENIT - Agenzia nazionale del turismo, dalla Fondazione FS, dai Comuni di Portici, Ercolano, Pompei, Québec delegazione di Roma, Camera di Commercio Italiana in Canada, dall’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, dall’INGV, dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, dall’Università di Napoli Federico II col Dipartimento di Agraria, la Scuola di Agraria e Medicina Veterinaria, col Dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali, Management Hospitality, Centro Musa (Museo Scienze Agrarie), Mavv, Bureau Veritas, Film Commission Regione Campania, Master Wine Business Università di Salerno, dal CREA, dalla Fondazione Dohrn, dall’ENEA, da Federalberghi Campania, Certiquality, Amira, Associazione Nazionale Città del vino, Ordine dei Giornalisti Campania, Ordine dei Tecnologi Alimentari Campania e Lazio, Ordine dei dottori agronomi e dei dottori forestali della provincia di Napoli, Ais Campania, Urcc, Dipartimento Solidarietà Emergenze della Fic, Associazione provinciale cuochi Napoli, Ospitalia.

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