Stamattina in Piazza Municipio è stata esposta la teca contenente i resti dell’autovettura “Quarto Savona Quindici”, auto di scorta del giudice Falcone.

In occasione del 25° anniversario della strage di Capaci, Il Comune di Napoli in collaborazione con la Polizia di Stato ha accolto l’iniziativa “La memoria in marcia”, organizzata dall’associazione "Quarto Savona Quindici", alla presenza di Tina Martinez Montinaro, moglie di Antonio, capo scorta del magistrato.

L’iniziativa ha preso il via lo scorso primo maggio da Peschiera del Garda e, lungo un percorso itinerante, farà tappa a Sarzana (SP), Pistoia, Riccione, Monte San Giusto (Macerata), Napoli, Vibo Valentia e Locri (RC), e giungerà a Palermo il 23 maggio, data della ricorrenza dell’attentato.

Alla presenza delle Autorità Civili e Militari, il Sindaco Luigi de Magistris, il Prefetto Carmela Pagano, il Questore Antonio De Iesu, l’Assessore alla Legalità del Comune di Napoli, Alessandra Clemente hanno reso onore alla memoria del giudice Falcone e di quanti persero la vita nella strage.

Per l’occasione si è esibito il Coro della Città di Napoli diretto dal maestro Carlo Morelli ed è stato letto un monologo a cura del regista teatrale Ivan Scherillo.

Ha una richiesta per tutti Tina Montinaro, la moglie di Antonio, uomo della scorta del giudice Giovanni Falcone, morto anche lui nella strage Capaci del maggio 1992: "Guardate i resti della Quarto Savona 15 con i miei occhi, dei miei figli, delle famiglie di Vito Schifani e Rocco Di Cillo. Sono emozionata per questa memoria in marcia - ha commentato Tina Montanaro - è stato difficile perché Antonio, Vito e Rocco facevano parte della scorta e noi vogliamo fare capire a tutti, giovani e non, che la scorta è fatta di persone con sogni, una vita, dei figli, una famiglia ed è questo il senso della marcia. Quando i colleghi di Napoli di mio marito hanno preso i resti della macchina - ha fatto sapere - hanno acceso le sirene per accompagnare la teca della 'Quarto Savona 15', per dimostrare che quel '92 non li ha uccisi. Noi continuiamo a far camminare la Quarto Savona 15 che è fatta di cittadini onesti - ha aggiunto - Noi siamo migliori di loro, io ho scelto di restare a Palermo perché tutti mi devono vedere. Sono orgogliosa di essere la moglie di Antonio Montinaro, non sono la vedova”.

"Avevano la consapevolezza che stavano per morire, ma alla vita hanno anteposto la divisa e le toghe". Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, parla così in occasione dell'arrivo in città della teca. "Questa storia, la tragedia della strage del '92, deve essere conosciuta da tutto il Paese - dice - Con questa iniziativa sì è voluta sottolineare la storia personale dei poliziotti che hanno condiviso anni della loro vita con Giovanni Falcone e quindi momenti di paura, ansia, e che anche se consapevoli di essere a un passo dalla morte, hanno continuato a proteggere i loro magistrato, loro giudice. Le parole della signora Tina - aggiunge -sono state profonde, sono le parole di una persona che non ha rinunciato alla vita né a sorridere continua a vivere a Palermo per dimostrare che meridionale onesti sono la maggioranza. Credo che sia anche un monito - conclude - a chi deve avere il coraggio e rappresenta l'istituzione di fare in modo che la verità sia scoperta fino in fondo". Al termine dell'incontro de Magistris ha voluto donare alla moglie di Antonio Montinaro la medaglia ufficiale della Città di Napoli.

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