A Pompei truffa del finto nipote, rubati 7mila euro a un'anziana: scatta l'arresto
Incastrato dalla videosorveglianza, caccia ai complici
07-05-2025 | di Redazione

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Truffa del finto nipote a Pompei, scatta l'arresto. Avrebbe telefonato a un'anziana spacciandosi per il nipote e convincendola a preparargli soldi e gioielli per evitare un suo presunto arresto. Poi si sarebbe presentato presso l'abitazione della vittima facendosi consegnare circa 450 euro in contanti, alcuni monili e una carta di credito, con la quale prelevava, presso uno sportello ATM, ulteriori 250 euro per un profitto totale di circa 7.000 euro. L'uomo, agli arresti domiciliaril, è stato incastrato grazie ai sistemi di videosorveglianza.
Questa mattina gli agenti del Commissariato di Pompei, in esecuzione di un'ordinanza applicativa della misura cautelare personale degli arresti domiciliari emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Torre Annunziata su richiesta della Procura, hanno proceduto all'arresto di una persona gravemente indiziata dei reati di truffa aggravata dall'età avanzata della persona offesa e di indebito utilizzo di carte di credito, commessi il 4 marzo.
Le indagini, svolte dal Commissariato, sotto il coordinamento della Procura a seguito della denuncia della parte offesa, e consistite nell'analisi di molteplici sistemi di videosorveglianza e tabulati telefonici, hanno permesso di accertare come l'indagato - in concorso con altri soggetti non ancora identificati - avrebbe perpetrato una truffa pluriaggravata in danno di un'anziana signora residente nella città mariana con il metodo del "finto nipote”. L'uomo, infatti, avrebbe telefonato alla donna spacciandosi per il congiunto convincendola a preparargli soldi e preziosi per evitare un suo presunto arresto.
L'indagato si sarebbe poi presentato presso l'abitazione dell'anziana facendosi consegnare circa 450 euro in contanti, alcuni monili e una carta di credito, con la quale prelevava, presso uno sportello ATM, ulteriori 250 euro per un ingiusto profitto totale pari a circa 7.000 euro. All'esito delle formalità di rito, l'indagato è stato posto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione.
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