A Portici flash mob per la pace: Roberto Fico porta la sua solidarietà
Iniziativa di Libera contro il conflitto tra palestinesi e israeliani
13-11-2023 | di Claudio Di Giorgio
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“Fermiamo la guerra , costruiamo la Pace", recita il volantino che annunciava il Flash Mob tenutosi a Portici nell’area pedonale del Viale L. Da Vinci. Molti i cittadini che hanno partecipato all’evento nonostante l’inclemenza del tempo per testimoniare con la presenza la propria solidarietà per la grave situazione determinatasi con lo scontro tra I palestinesi e gli israeliani la cui pericolosa guerra sta creando enormi preoccupazioni e migliaia di vittime in special modo donne e bambini.
Dunque anche LIBERA Portici è scesa in campo per far sentire la propria voce mobilitando i cittadini porticesi attraverso il nuovo PRESIDIO PER LA PACE appena nato presso l’associazione a causa dell’indignazione di quanto sta avvenendo a seguito della pericolosa e drammatica guerra tra Palestinesi e Israeliani, per non contare più morti e per esortare a fermare questa pericolosa guerra, e costruire la pace, realizzando due stati , due Popoli e due nazioni di pari dignità. Il presidente di Libera Leandro Limoccia ha preso la parola invitando i cittadini ad unirsi al flash mob e ha ringraziato per le numerose adesioni pervenute come soggetti singoli, rappresentanti dell’amministrazione, delle forze politiche delle associazioni e ha poi letto l’appello riportato sul volantino “Fermiamo la Guerra e Costruiamo la Pace” sottoscritto da quasi 100 realtà che hanno aderito al Presidio Per La Pace . Nel documento tra l’altro si condanna l’ignobile aggressione di Hamas per la quale non vi può essere alcuna giustificazione, si chiede il rilascio immediato degli ostaggi, ma si chiede anche che la difesa di Israele non si tramuti in rappresaglia contro la popolazione palestinese di Gaza.
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“Abbiamo promosso questa iniziativa per dire che siamo accanto alle vittime della popolazione di Israele e della Palestina e siamo per la pace e il cessate il fuoco – ha dichiarato il Presidente Limoccia - chiediamo alla politica e al mondo dell’informazione di raccontare le storie dei bambini, delle donne, degli uomini uccisi dall’odio e dalle violenze, di raccontare il dramma degli ospedali della striscia di Gaza che sono unico rifugio per famiglie sfollate. Chiediamo di sostenere la causa dei familiari degli ostaggi e di raccontare il dolore delle madri palestinesi. Chiediamo che le forze israeliane non commettano un genocidio contro i palestinesi della striscia di Gaza già devastata da migliaia di bombe, chiediamo infine ai cittadini di contribuire ad informare perché la pace si costruisce con la verità e la partecipazione, non basta più indignarsi ma bisogna muoversi “.
Ha raggiunto i partecipanti l’evento l’ex Presidente della Camera Roberto Fico che ha tra l’altro rilevato che non si tratta più di una guerra contro il terrorismo ma di fatto diventa una brutale guerra contro una popolazione civile nella quale ci sono tanti bambini e questo è inaccettabile sconvolgente e disumano ed è violazione del diritto internazionale. “Vogliamo due popoli e due stati – ha aggiunto Fico - , ma oggi abbiamo un popolo e uno stato e un popolo senza stato questa è la verità e purtroppo dobbiamo anche noi in occidente ritenerci colpevoli per avere per troppo tempo pensato che la questione israelo palestinese era una questione chiusa a favore di Israele che però ha levato ogni diritto ai palestinesi ha aumentato le violenze e la insicurezza per la stessa Israele. Ora dobbiamo però interrompere questa guerra scellerata perché ogni minuto che passa è un bambino che muore e un odio e violenza che aumenta e allora dobbiamo lavorare per la pace “ . I rumori che fanno paura . E’ stata mandata improvvisamente al pubblico presente, a conclusione dell’incontro, una realistica registrazione di violenti rumori di una battaglia , rumori di armi da guerra, esplosioni, di cannoneggiamenti, raffiche di mitragliatrici, scoppi di proiettili, sirene di allarme cupi motori di mezzi da guerra e sibili di aerei, che hanno suscitato profonda impressione demandando a quello che significa la tragedia della guerra e i suoi drammatici effetti .
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