“Zentrum il corpo al centro” è il titolo della tripla esposizione ospitata dalla biblioteca comunale di San Giorgio a Cremano dal 7 al 14 novembre 2015. Il progetto fotografico, a cura di Gabriel Borrelli, Paolo De Luca e Simone Trapani, sarà presentato in occasione dell'inaugurazione, sabato 7 novembre 2015, da Nunzia Di Rosa e da Marco Melito, con la partecipazione dell'assessore alle politiche giovanili e biblioteca Annarita D'Arienzo, la responsabile della biblioteca Oriana Russo, la dirigente scolastica del liceo “Quinto Orazio Flacco” di Portici, Iolanda Giovidelli. L'esposizione intende aprire la biblioteca alla creatività dei giovani, presentandola come lugo vivo e vissuto, come un luogo da costruire e arricchire attraverso una partecipazione reale e sentita.

Gli artisti che esporrano le proprio opere sono: Paolo De Luca, classe 1999, studente al terzo anno del liceo “Quinto Orazio Flacco” di Portici, appassionato d'arte, che ha all'attivo già tre esposizioni. Del suo progetto “Zentrum – il corpo al centro” scrive: "Racconto il corpo umano tramite la sua storia e gli eventi che la caratterizzano. Tragedia e passione, prigionia e libertà rappresentate in un'amarezza vissuta e in una dolcezza sperata”; Gabriel Borrelli, in arte Tzviek, classe 1994, lavora come fotografo e graphic designer, ha all'attivo sette mostre e del suo progetto “Zentrum – il corpo al centro” scrive: “Il corpo: un involucro bellissimo per contenerci tutto quello che neppure le parole sarebbero capaci di dire. Prigionia, agonia, paura, sofferenza, amore, passione, legame e piacere: tutte cose vissute ed attese nella speranza di un piacere tanto desiderato ma legato a ciò che le scelte fatte, ci portano”; Simone Trapani, in arte Nightmare, classe 1999, studente al terzo anno del liceo “Quinto Orazio Flacco” di Portici, appassionato d'arte, ha all'attivo tre esposizioni. Del suo progetto “Zentrum – il corpo al centro” scrive: "Rimarrei a guardare ore ed ore il movimento del nostro corpo. Ecco cosa racconterò nel mio servizio fotografico intitolato: “Nel nome della carne"; il movimento dei corpi, gli usi sia negativi che positivi delle nostre azioni,l'accettazione della nostra bellezza assieme al dolore della violenza fisica e al mascheramento delle nostra vera essenza corporea”

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