Il Consiglio Comunale, convocato per questa mattina a San Giorgio a Cremano, non ha potuto discutere la mozione di revoca della guida del civico consenso per la scelta del presidente in carica Ciro Russo di posporre l'odg integrativo al 13 marzo.

“Russo dimostra, ancora una volta, attaccamento alla poltrona, mancanza di etica e scarsissimo senso istituzionale. Nella seduta di questa mattina, in cui la maggioranza avrebbe voluto discutere la mozione di revoca di Russo, il presidente ha completamente ignorato la richiesta di ordine aggiuntivo, rinviando la questione al prossimo 13 marzo, pur di guadagnare qualche altro giorno su quella sedia”. Lo affermano i consiglieri comunali e i partiti della maggioranza (Partito Democratico, Sel – San Giorgio Democratica, Udc, Verdi, Progetto San Giorgio, Popolari per l’Italia, Idv ).

“Mentre il sindaco Giorgio Zinno e tutta la sua giunta – proseguono i consiglieri - lavorano per risolvere i problemi della città, il presidente decide di congelare ogni attività, negando addirittura la discussione su alcuni debiti fuori bilancio. Russo, davanti ad una mozione di revoca firmata da 14 consiglieri su 24 avrebbe mostrato maggior dignità rassegnando le dimissioni, in quanto non più rappresentativo di quella assise che aveva deciso la sua elezione. Ha dato ampia dimostrazione di non essere super partes; per questo, le radici che ha messo sotto la poltrona da presidente saranno presto recise a causa della sua faziosità”.

Il consiglio comunale si è svolto regolarmente, approvando tutti i punti all'ordine del giorno, anche in assenza di Ciro Russo che ha lasciato l'aula prima della discussione sui regolamenti e quindi sugli atti necessari per dare giuste risposte alle aspettative dei cittadini.

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