A Torre Annunziata i cantieri “antiracket”
Tra le impalcature di un edificio in ricostruzione, una scritta a prova di delinquenza
12-04-2017 | di Marco De Rosa

VERSIONE ACCESSIBILE DELL'ARTICOLO
“Questo cantiere è nel patto antiracket stipulato tra costruttori edili, Federazione Associazioni Antiracket e Comando Provinciale Carabinieri di Napoli”.
E’ la scritta che campeggia sul cantiere in via Cipresso a Torre Annunziata. Un modo per dare un calcio alla criminalità e “pubblicizzare” un lavoro pulito, nel pieno rispetto di regole e normative.
Torre Annunziata. Infiltrazioni della camorra al comune: archiviate le accuse. "Solo malcostume dilagante"
La dda ha chiesto l'archiviazione e il GIP ha chiuso il caso. 'Soggezione nei confronti di Salvatore Onda
Perché ora i costruttori hanno dinanzi una scelta. Possono avviare un’opera secondo le procedure di legge, tempistica, sicurezza e costi oppure possono fare un passo in più, aderendo ad un protocollo di legalità.
Prima di aprire il cantiere, l’impresa che aderisce all’intesa invia alla prefettura una scheda informativa contenente ogni notizia utile sull’attività da iniziare, i nominativi e i recapiti telefonici dei referenti dei lavori. Poi, oltre al cartello di cantiere, compare sulla facciata il cartellone con la scritta sopra citata: una sorta di “avviso” ai delinquenti, rafforzato dalla particolare vigilanza delle forze dell’ordine in casi di possibile fenomeno di pressione criminale, anche in assenza di denuncia.
Sondaggio
Risultati
