La doppia faccia di Torre Annunziata. Dopo l’annuncio del governatore De Luca e la conferma del ministro Speranza, la Campania entrerà in zona rossa da lunedì 8 marzo. Entreranno in vigore nuove restrizioni con l’obiettivo di fermare l’epidemia.

A distanza di un anno dalle prime chiusure imposte dal Governo, la città si ritrova a dover fare i conti con i contagi che non accennano a calare sotto la soglia massima di pericolo. Se da un lato nella vicina Castellammare, alcune città si sono mosse in sinergia per prevenire ogni forma di assembramento, a Torre Annunziata vige una sorta di “uscita libera”.

Folla in centro e davanti ai locali negli orari in cui è consentito l'asporto di cibo e bevande. Ma soprattutto comitive a passeggio, di giovani e anziani, e ancora trasgressori senza mascherina. Una situazione che difficilmente aiuterà i contagi a rallentare. Solo oggi il bollettino parlava di 2 morti e 36 nuovi contagi, quasi 800 cittadini attualmente positivi sul territorio.

Da lunedì entrano in vigore, invece, le regole della zona rossa come nel resto della Campania. Tutto chiuso tranne gli alimentari e chi vende beni di prima necessità. Tutti dovranno uscire con l'autocertificazione e potranno spostarsi solo per motivi di lavoro o necessità. Nel frattempo molti oplontini ancora approfittano degli ultimi giorni di libertà, ignorando divieti e ordinanze firmate dal sindaco Ascione.

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