Una manifestazione a sostegno del popolo palestinese nel giorno della memoria. È questo l’evento promosso da alcuni cittadini indipendenti di Torre del Greco per il prossimo 27 gennaio. In una nota diffusa alla stampa, gli organizzatori hanno dichiarato che “hanno scelto di non chiudere gli occhi e di non rimanere in silenzio di fronte a quanto sta accedendo nella striscia di Gaza e al genocidio che sta accadendo oggi. Si tratta di un'iniziativa di sensibilizzazione senza alcuna connotazione di carattere politico, - hanno poi aggiunto gli organizzatori - ma solo una mobilitazione, così come stanno facendo tante persone in ogni parte del mondo, per chiedere ai propri governi, e a quello israeliano, di fermare il massacro e riaprire le vie del dialogo".

I promotori hanno poi concluso dichiarando che non è un caso che la manifestazione si svolga proprio il 27 gennaio. Non si è fatta attendere la risposta da parte della comunità ebraica di Napoli, pervenuta con una nota nella quale dichiarano che pur ritenendo "la libertà di espressione un diritto inalienabile di ogni essere umano, garantito in ogni Stato democratico, sarebbe lesivo della libertà altrui abusare di tale diritto per diffondere messaggi falsi e offensivi per le vittime della Shoah, cioè dei 6 milioni di ebrei, tra cui 1,5 milioni di bambini, uccisi in modo pianificato non perché presenti in zona di guerra e, quindi, danno collaterale di un conflitto, ma unicamente in quanto ebrei". La comunità ebraica ha poi proseguito dichiarando che paragonare le vittime della Shoah con quelle palestinesi è una mistificazione della realtà perché confonde le vittime di un’azione militare con quelle del progetto di sterminio di 11 milioni di persone.

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