E’ stato un pomeriggio piuttosto rovente in via Panoramica a Terzigno. Oggi i quattordici nuclei familiari, coinvolti dallo sfratto esecutivo, hanno dovuto abbandonare in via definitiva le proprie abitazioni.

Lacrime e rabbia, ancora dipinti sui volti delle persone, che hanno visto sfumare in un amen i sacrifici di una vita intera.

Sul posto erano presenti varie camionette di polizia e carabinieri in tenuta antisommossa. Poco dopo le 16 si sono vissuti anche attimi di tensione, quando alcuni tecnici del Comune, giunti per chiudere le utenze e sbarrare le entrate, hanno provato a varcare il cancello.

Qualche parola grossa e alcune spinte hanno contraddistinto degli attimi davvero difficili. Successivamente i nuclei familiari hanno deciso di occupare la carreggiata di via Panoramica in via simbolica, bloccando il traffico.

Una donna assieme al proprio marito ha urlato a tutta forza il proprio diritto ad avere una casa. Altri, invece, hanno invocato l’arrivo del ministro degli esteri Luigi Di Maio, lamentando una scarsa attenzione da parte delle istituzioni.

La situazione si è definitivamente calmata alle prime luci della sera. L’appuntamento da parte di alcuni cittadini, che vogliono stare vicino agli sgomberati, è per domattina alle 10, quando ancora una volta le persone di Terzigno e Boscoreale, chiederanno giustizia.

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