TORRE ANNUNZIATA. Gli abusi edilizi continuano a Largo Pescatori, nonostante le denunce alla Procura della Repubblica. La famiglia D’Acunzo, proprietaria dell’immobile di via Castello, ci è cascata di nuovo, proprio ieri. I Vigili Urbani del Tenente Antonio Virno, gli uomini del Commissariato di Polizia agli ordini del Dirigente Vincenzo Gioia, ed i Carabinieri della Stazione oplontina, sono così tornati nella famosa piazzetta del “Cristo” (rimosso a dicembre 2009 ed ancora conservato, secondo fondate ricostruzioni, negli uffici comunali di via Schiti) per chiudere le solite “tre finestre sul lato ovest ed un vano porta sul lato sud”: tutto rigorosamente aperto “in assenza di permesso a costruire ed in zona sottoposta a vincolo” dal Codice dei beni culturali e dell’ambiente. Così recitano le determine depositate e gli impegni di spesa susseguitisi, nel tempo, a Palazzo Criscuolo.

Il 12 maggio 2014 il “blitz” più imponente: su “input” del Prefetto (mettere fine agli abusi in città rientra infatti tra le prescrizioni imposte al sindaco Giosuè Starita, subito dopo la “visita” della Commissione d’accesso a Torre Annunziata, ndr) le ruspe della “Epsilon 2000”, ditta di Quarto esperta in demolizioni e segnalata dalla Regione al Comune, abbattono in piazzetta “pensiline metalliche, un parapetto antistante l’ingresso della casa, una tettoia coperta da tegole”. L’importo complessivo netto dell’intervento è pari a 24mila euro, con “pagamento in unica soluzione, al termine dei lavori”. Impegno di spesa e condizioni, del resto, liberamente consultabili all’Albo Pretorio

Finalmente, credono in molti, piazzetta San Luigi è libera, dando così senso al “restyling” vicino al mare voluto dal Comune solo poco tempo prima e fatto di “fioriere, rivestimento di lastricato di ceramica, lastre di porfido ad opera incerta”. Passano poco più di tre mesi. E’ il 20 agosto 2014: una nuova colata di cemento serve a murare quelle “solite tre finestre” abusive, aperte sempre lì, in via Castello. Il 31 dicembre scorso una nuova determina indica l’urgenza di “provvedere alla demolizione e al ripristino” di tre finestre e un vano d’accesso aperti ancora in prossimità di Largo San Luigi. La “Epsilon 2000” incassa un altro impegno di spesa, stavolta per 9mila 500euro netti.

Soldi tutti anticipati, ad oggi, dal Comune torrese, che nel suo piano di risposta agli ordini prefettizi ha messo in conto di costituirsi parte civile nei procedimenti aperti a carico dei responsabili. Come già annunciato il 14 luglio scorso, il giorno prima del processo penale per gli abusi in via Marzabotto 2, al rione “Poverelli”. Perché i “vincoli” continuano a non rispettarsi un po’ ovunque, non solo a Largo Pescatori. Sono infatti tredici in tutto, nel solo 2014, le ordinanze di demolizione emesse dai tecnici del settore Urbanistica di Palazzo Criscuolo.

 

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