La Federazione Italiana Gioco Calcio (Figc), ha siglato un accordo con Intralot, società del gruppo Gamenet, uno dei più importanti concessionari del gioco d’azzardo in Italia, presentandolo come un “progetto culturale fondato su valori autenticamente condivisi”, grazie al quale “sarà possibile avviare dei percorsi per dare forza a diversi progetti di utilità sociale e di interesse pubblico”.

“Ci domandiamo – afferma il Presidente Nicodemo - quali siano i valori che il calcio italiano possa condividere con una concessionaria del gioco d’azzardo: nessuno. Ci chiediamo come la Figc, che rappresenta il gioco più popolare del Paese, possa conciliare – a proposito di valori – un simile matrimonio, con il valore educativo dello sport”.

Sono anni, infatti, che la società civile italiana attraverso 33 realtà nazionali, tra cui le Acli, promuove la Campagna contro i rischi del gioco d’azzardo “Mettiamoci in Gioco” per contrastare la diffusione del gioco d'azzardo e denunciarne gli effetti devastanti su molte persone, con una proposta di legge che vieti tutta la pubblicità sull'azzardo. “Con questo accordo – ha continuato Nicodemo -, il calcio ed i suoi eroi veicoleranno verso l’immenso pubblico di giovani e giovanissimi la pubblicità del gioco d’azzardo, contribuendo così all’ulteriore diffusione del gioco d’azzardo patologico, fenomeno largamente documentato ed i cui danni sociali sono già enormi. Siamo un popolo di tifosi, ma non siamo stupidi e non siamo disposti a tollerare che il mondo del calcio diventi l’autostrada che veicola i messaggi diseducativi e truffaldini del gioco d’azzardo”.

“Aggiungiamo, timidamente – conclude Nicodemo - che secondo noi l’accordo non porterà bene neanche al calcio la cui immagine di gioco popolare è già gravemente lesa da una dimensione affaristica, dall’enorme potere economico in campo e che spesso offende l’amore sincero dei tifosi. Immagine, che sarà ancor più compromessa da questo accordo che da l’ennesimo colpo proprio a quei valori di benessere, di limpidezza e di divertimento che il mondo dello sport ha l’onore, ma anche la responsabilità di rappresentare. E' per questo che le Acli promuoveranno uno sciopero del tifo finché la Figc non si ritirerà dall’accordo con Intralot e dica chiaramente che sta dalla parte del gioco e non dell’azzardo”.

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