“Il programma oggetto dell'accordo con Carnival è in assoluto uno dei più importanti per l'industria italiana nel suo complesso e ci rende orgogliosi del lavoro svolto in questi anni, che ha contribuito a fare di Fincantieri un'eccellenza mondiale". Così l'amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, ha commentato l'accordo strategico con Carnival Corporation per la costruzione di 5 navi da crociera da costruire tra il 2019 e il 2022. L’accordo con l’associazione americana darà vita a navi di nuova generazione che saranno costruite nelle sedi di Monfalcone (Trieste) e di Marghera (Venezia). Il progetto  però taglia fuori la sede stabiese di Fincantieri, un importante polo di lavoro e motivo di orgoglio per il territorio. "Queste 5 navi, che si aggiungono alle altre 16 che annoveriamo nel portafoglio ordini solo nel comparto crocieristico - ha continuato Bono -, potrebbero portare quindi a 21 il totale, assicurandoci il pieno sviluppo e una prospettiva strategica di lungo periodo".

Il gruppo statunitense Carnival Corporation ha infatti investito nel Paese oltre 25 miliardi di dollari in virtù della partnership con Fincantieri. Dal 1990 a oggi Fincantieri ha infatti costruito 59 navi per Carnival Corporation, e altre 7 unità per il gruppo sono attualmente nel portafoglio ordini della società. "Queste saranno le navi più efficienti della nostra flotta - ha dichiarato Arnold Donald, presidente e ceo di Carnival Corporation - capaci di suscitare nuovo entusiasmo attorno al mondo delle crociere". In ogni caso, ha aggiunto l'ad di Fincantieri, "per continuare a fronteggiare con successo i nostri competitor, è necessario che al nostro interno le competenze di processo e di prodotto si arricchiscano ulteriormente di contenuti". Per questo, secondo Bono, è necessario "che tutti operino con il massimo impegno, perché questa è l'unica via per difendere le posizioni di leadership conquistate". 


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