“A causa dell’affidamento alla Soget, che riteniamo illegittimo, è stato procurato un danno presunto di 4 milioni e 250 mila euro. Per questo motivo, chiediamo di individuare eventuali responsabilità tra i componenti dell’amministrazione dell’epoca”. È quanto hanno sottoscritto i membri del comitato TiElle (Trasparenza e Legalità) in un esposto inviato alla Corte dei Conti per far luce sulla concessione della riscossione tributi affidata a terzi dal Comune di Torre Annunziata.

Secondo i due firmatari, Vincenzo Pisapia e Massimo Napolitano, “nel 2009 la giunta comunale ha espletato le procedure per l’assegnazione del servizio riscossione. L’anno successivo, nel 2010, ha interrotto i rapporti con Equitalia e con una determina dirigenziale (la 46 del 11 gennaio 2011) ha affidato l’incarico alla Soget. Secondo il Testo unico degli Enti locali, all’articolo 9 – precisano i due – ‘La gestione diversa da quella diretta deve essere deliberata dal Consiglio comunale’. Ebbene, questo passaggio non è mai avvenuto”.

Secondo i promotori dell’iniziativa, “allora, come oggi, c’erano impiegati pubblici che potevano svolgere questa funzione. Non si capisce perché si è dato incarico ad una società esterna”. A questo si aggiunge quanto sta avvenendo in tempi più recenti. “Pochi mesi fa – continuano Pisapia e Napolitano – abbiamo assistito all’altra anomalia dell’accertamento delle misure volumetriche nelle case dei contribuenti”. Quindi, proprio negli ultimi giorni, “abbiamo avuto notizia che la Soget non sta inviando le notifiche a casa ma devono essere i cittadini a premunirsi di recarsi lì e ritirarle, nonostante la società sia pagata per offrire il servizio”.

Tutto questo è aggravato dall’opacità sugli atti amministrativi, alcuni dei quali, tutt’oggi, sono ancora non messi a disposizione nella sezione ‘Albo Pretorio’ o ‘Amministrazione Trasparente’.


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