Ad Agerola demolita villetta abusiva a due piani. Al via le ruspe su disposizione della Procura di Torre Annunziata a distanza di 14 anni. La sentenza di abbattimento risale al 2009. 

Nell'ambito dell'attività di contrasto al fenomeno dell'abusivismo edilizio, che costituisce una delle priorità dell'azione della Procura della Repubblica, in esecuzione di un ordine di demolizione emesso dal Tribunale di Torre Annunziata, sezione distaccata di Gragnano, si è proceduto alla demolizione di un fabbricato realizzato su un preesistente manufatto adibito a garage, che era stato costruito ad ampliamento della zona retrostante per una superficie di circa mq 10 (m. 8,10 x 1,20), completato internamente ed esternamente e trasformato in unità abitativa, composto da un ambiente salone-cucina, una camera da letto, un bagno e un ripostiglio-deposito, arredato ed occupato da un nucleo familiare.

In sopraelevazione a tale unità abitativa era in corso la realizzazione abusiva di un primo piano avente le dimensioni medie in pianta di circa m.8,80 x 8,30 (superficie mq. 73,40) con altezza media di m.3,30 ed una volumetria di mc.241,03, stante la copertura con tetto a due falde con struttura di legno e con manto di tegole.

Tale manufatto, allo stato grezzo e non ancora abitato, è stato anch'esso oggetto di demolizione.

I manufatti demoliti insistevano nel comune di Agerola alla via Madonnelle s.n.c. e l'area su cui ricadevano gli stessi rientra in zona sismica, protetta da vincoli paesaggistici-ambientali. 

L'esecuzione delle demolizioni delle costruzioni abusive disposte dall'Autorità Giudiziaria rappresenta, per la tutela del territorio, uno strumento insostituibile sia in chiave repressiva, per il ripristino delle condizioni ambientali violate, sia in chiave preventiva, per l'efficacia dissuasiva nei confronti dell'abusivismo edilizio. 

Si legge in una nota della Procura: "Grazie anche alla incessante opera di sensibilizzazione posta in essere da questo Ufficio, la demolizione, per l'ennesima volta, ha avuto luogo da parte del proprietario del manufatto abusivo in regime di autodemolizione, senza anticipazione di spese da parte del Comune interessato e della Cassa Depositi e Prestiti.

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