“Torre Annunziata è la mia città. Al Liceo Pitagora ho vissuto i miei anni insieme ad Antonello Sannino. Ho vissuto la camorra. Sono io stessa figlia della camorra, ma che ha avuto il coraggio di ribellarsi”. Lo ha detto Daniela Lourdes Falanga, presidente di Arcigay Napoli che ha manifestato al Penniniello per dire stop all’omofobia.
Un quartiere conosciuto per le vicende di cronaca e che viene spesso additato come quartiere ghetto. “Un’etichetta figlia del pregiudizio che hanno queste palazzine – ha spiegato Falanga -. Un pregiudizio che viola gli spazi delle palazzine da sempre, in cui vive il retaggio della violenza. Ecco perché gli spazi come questi devono essere spazi di resistenza, in cui la libertà deve essere protetta per noi adulti e per i nostri figli”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Antonello Sannino, organizzatore dell’evento e referente di Pride Vesuvio Rainbow: “Da cittadino torrese rinnovo costantemente il mio impegno quotidiano nella lotta alle discriminazioni. E quest’ultimo episodio mi ha fatto riflettere. Purtroppo non è facile esporsi e denunciare”.
Due sono stati i fatti che più lo hanno scosso. “Molti mi hanno chiesto cosa ci facesse quel ragazzo al penniniello. Come per dire che in certi quartieri ci devi convivere con questa mentalità camorristica, dove l’illegalità appartiene alla quotidianità. Ma non è così, gli abitanti di questa città sono persone per bene, ma viene mortificata da una minoranza che continua a metterci in ginocchio. Ma c’è stato dell’altro e che appartiene all’opinione che gli altri si fanno di Torre Annunziata. Una città piena di delinquenti, dicono. Una città in cui si uccidono persone, in cui vengono lasciati tubi di amianto in centro, dove si parcheggia sui posti per disabili o peggio ancora si mettono sedie per tenere occupati i posti in cui parcheggiare”.
Ecco allora cosa bisogna fare: “C’è bisogno di fare cultura. Nelle scuole, tra i giovani. Perché oggi, sì, sono aumentati gli episodi di omofobia. Ma sono aumentati perché anche se in minima parte, oggi si denuncia. La prima rivoluzione culturale da adottare è quella di dire basta all’omertà”.
“Torre Annunziata è la mia città. Al Liceo Pitagora ho vissuto i miei anni insieme ad Antonello Sannino. Ho vissuto la camorra. Sono io stessa figlia della camorra, ma che ha avuto il coraggio di ribellarsi”. Lo ha detto Daniela Lourdes Falanga, presidente di Arcigay Napoli...
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