Portici. L’Ordine degli Agronomi della Provincia di Napoli si è riunito a convegno nella splendida “Sala Cinese” della Facoltà di Agraria per discutere della formazione professionale dell’Agronomo e dell’evoluzione della sua figura professionale alla luce delle nuove prospettive, del progresso scientifico, economico e sociale, delle innovazioni e delle  strategie operative nel mondo globalizzato.

E’ emerso infatti che negli ultimi anni c’è stata una forte evoluzione nella professione dell’agronomo, passata dalla prima fase in cui si chiedeva  di incrementare le produzioni, ad oggi in cui si chiede la tutela dell’ambiente e la sicurezza alimentare che obbliga a un continuo aggiornamento della categoria. 

Presenti, tra gli altri, Andrea Sisti, Presidente Nazionale dell’Ordine; Pasquale Crispino, presidente dell’Ordine della Provincia di Napoli; e Chiara Marciani, Assessore Regionale.  Un adeguamento ai nuovi tempi che avviene attraverso progetti di sviluppo già messi in campo dal Consiglio Nazionale, che coinvolgono la nuova figura dell’agronomo, non dimenticando però il passato.

Un passato che si è materializzato con la presenza di numerosissimi Agronomi anziani e le loro storie  raccontate con passione come quelle dell’ottantaduenne Giovanni Rodriguez, presente al convegno. Notevole il contributo fornito dal Presidente Nazionale dell’Ordine Andrea Sisti, che ha sottolineato il nuovo rapporto con le pubbliche amministrazioni, attraverso il piano nazionale del verde che prevede la presenza dell’Agronomo nella gestione e organizzazione degli spazi verdi nei progetti di agricoltura urbana e per la riqualificazione delle città.

Dunque, una professione che va avviandosi verso un nuovi  orizzonti. Sulle prospettive per i giovani, Andrea Sisti si è mostrato sensibile, rilevando che la facoltà di Agraria che forma giovani per il futuro assume ormai una posizione strategica per il Paese, specialmente nel settore delle produzioni agro alimentari connesse con l’internazionalizzazione e, per questo, l’investimento non può essere che sulle giovani generazioni, che sapranno avere una visione organica dell’agricoltura e la salvaguardia delle biodiversità. 

Infine un appello ai professionisti, affinché trasferiscano il loro sapere alle nuove generazioni in un sistema di osmosi che consenta di affrontare i cambiamenti in maniera lungimirante. Al termine del convegno è stato attribuito un riconoscimento a tutti gli iscritti all’ordine che vantavano almeno 40 anni di iscrizione all’Albo Professionale e a coloro che, per competenza, hanno conferito lustro alla categoria del Dottore Agronomo.


Puoi ricevere le notizie de loStrillone.tv direttamente su Whats App. Memorizza il numero 334.919.32.78 e inviaci il messaggio "OK Notizie"