Terza vittoria consecutiva per il Sorrento che si aggiudica il Derby della Grande Bellezza contro il San Vito Positano, supera l’Ebolitana fermata sul pari a Solofra sistemandosi sul secondo gradino del podio ad un punto di distanza dalla capolista Cervinara.

Allo Stadio Italia va in scena una versione extralusso della squadra di Mario Turi, che azzanna la preda e dopo 18 minuti è già avanti di 2 reti grazie ad altrettante perle su palla inattiva firmate dai due difensori centrali rossoneri. Nonostante l’inferiorità numerica per l’espulsione di Arpino al 44’, che rimedia il secondo cartellino giallo nonostante un’entrata sul pallone che il direttore di gara interpreta come irruenta su Maione, cala il poker con Favetta e Scarpa prima di un calo di tensione che permette agli ospiti di accorciare le distanze con le firme di Ciro Porzio e Maione.

Sessanta secondi dopo il fischio d’inizio, Scarpa s’invola sulla corsia mancina e mette al centro un gran cross per Favetta, fermato soltanto da una perfetta diagonale difensiva di Autiero. Al 6’ il Sorrento mette la freccia e passa a condurre la gara. Corner dalla sinistra di Vitiello, Arpino svetta imperioso sul secondo palo e batte Munao. Poco dopo Favetta vince un contrasto al limite dell’area, va via con un gioco di prestigio a un difensore e manca di un soffio il bersaglio grosso. Al 12’ il Positano prova a farsi vedere con Di Leva, che su calcio di punizione non inquadra la porta. Passano solo 6 giri di lancette ed i rossoneri raddoppiano. Savarese viene steso da Autiero  guadagnandosi un calcio di punizione dai 25 metri spostato sulla destra. Si incarica della battuta Terracciano, che dopo la perla balistica contro il San Giuseppe si ripete con una traiettoria potente e precisa sulla quale nulla può Munao. Al 34’ Favetta allarga sulla destra per Savarese, che rientra sul mancino e calcia verso la porta ma viene murato dalla difesa giallorossa. Favetta ha generosità da vendere, ruba palla a Catello Porzio e lancia Scarpa sul quale Munao compie un autentico miracolo in uscita disperata. Al 40’ Savarese, servito da Temponi, impegna l’estremo difensore positanese con un diagonale insidioso. Allo scadere della prima frazione di gioco Arpino entra deciso su Maione ma colpendo in pieno il pallone. Il direttore di gara punisce probabilmente l’irruenza del difensore costiero, gli sventola in faccia il secondo giallo e lascia il Sorrento in 10.

L’inferiorità numerica non scalfisce minimamente l’impeto della compagine di Mario Turi, che al 46’ affonda il colpo e cala il tris. Temponi lancia Favetta nello spazio: conclusione a incrociare sul secondo palo e Munao battuto. Poco dopo Savarese allarga sulla destra per Cappelluccio, cross al centro per Favetta il cui tiro viene respinto dalla difesa. Al 65’ c’è anche il graffio di capitan Scarpa sulla gara, che infila in diagonale un assist al bacio di Favetta. A partita ormai chiusa, il Sorrento ha un piccolo calo di tensione e la squadra di Guarracino ne approfitta per rendere meno amara la sconfitta. Ciro Porzio sorprende Santaniello leggermente fuori dai pali con un tiro dalla lunghissima distanza, mentre al 71’ Maione raccoglie un suggerimento dalla sinistra di Balestrieri per il 4-2 finale.      

Al termine della gara vinta per 4-2 dal Sorrento sul San Vito Positano, il mister Mario Turi ed il difensore Mario Terracciano hanno così analizzato un match vinto in scioltezza, con lo Stadio Italia fortino inespugnabile con 3 vittorie su altrettante gare contro Battipagliese, Castel San Giorgio e Positano.

Il mister Mario Turi è un perfezionista, e trova qualche piccolo dettaglio da limare anche in una prestazione quasi perfetta. “Posso muovere l’appunto che, seppur sul risultato di 4-0, è un vero peccato incassare due reti, perché le partite sanno essere davvero strane. Eravamo anche in inferiorità numerica, per cui ci vuole maggiore concentrazione fino alla fine evitando cali di tensione che possono rivelarsi pericolosi”.

Mossa tattica azzeccata: Di Capua play basso con Vitiello mezzala. “L’inversione di ruolo tra Vitiello e Di Capua è una soluzione che può essere riproposta, perché in questo momento Vitiello è il centrocampista che ha più corsa nelle gambe ed è un peccato tenerlo bloccato davanti alla difesa perché ci dà più dinamismo, interdizione, inserimento e quindi vale la pena provarlo da interno. Mi era già piaciuto in allenamento, poi per 45 minuti in Coppa Italia contro il San Giuseppe ed è per questo che ho deciso di riproporlo in questo “nuovo”ruolo anche in campionato. Abbiamo la possibilità di poter disporre di tanti centrocampisti che all’interno dei 90 minuti possono ruotare e scambiarsi la posizione senza mai perdere la bussola del gioco. Sta salendo la condizione atletica, così come l’autostima dei calciatori ed alcune giocate vengono in maniera ancora più semplice”.

Espulsione di Arpino molto discutibile “Abbiamo ancora da lavorare tanto, perché anche nel primo tempo qualcosa va aggiustato. Abbiamo fatto circolare bene la palla, però in alcune situazioni non abbiamo accorciato al limite dell’area positanese in modo efficace con le chiusure preventive. La squadra di Guarracino giocava senza punti di riferimento davanti e sia Di Leva che Maione sono ripartiti troppo spesso in maniera efficace. Si tratta di calciatori dotati di accelerazione, tecnica e possono sempre metterti in difficoltà. Dobbiamo evitare che i nostri difensori siano presi  frontalmente com’è capitato in almeno 2/3 situazioni che hanno poi portato all’espulsione di Arpino. Decisione arbitrale che ritengo discutibile, visto che il nostro difensore forse prende anche Maione ma soltanto dopo aver arpionato la sfera in maniera pulita, per cui il doppio giallo appare alquanto eccessivo. Siamo sulla strada giusta, la prestazione di oggi a mio avviso non è perfetta perché dobbiamo sostanzialmente migliorare in questi due aspetti: andare a tenere gli avversari nella propria area di rigore con i centrocampisti accorciando sulle ribattute della difesa, ed evitare di distrarci in qualsiasi frangente della partita”.

Corsa e sacrificio per il collettivo. “Favetta con un grande azione personale si è procurato una palla-gol che ha poi sciupato in maniera clamorosa, prima di segnare una rete molto più difficile che mette in luce tutte le sue straordinarie qualità. È un ragazzo giovane, che ha bisogno di fiducia e minutaggio perché a mio parere ha qualità di categoria superiore. Non a caso il suo gol, da attaccante vero, è un mix di tecnica e prepotenza. È un giocatore che, come Marcucci, lavora tanto per la squadra in fase di non possesso palla con pressing continuo, venendo sotto linea palla. Va perciò sempre valutato nell’ottica della prestazione globale”.

Meccanismi ancora da oliare attraverso il lavoro quotidiano. “Questo Sorrento è una squadra che deve provare a crescere, migliorarsi e fornire prestazioni sempre più convincenti fino all’ultima giornata. È chiaro che, con il passare del tempo, dovremo oliare tutti i meccanismi, conoscerci meglio e capire come ogni calciatore va servito per sfruttarne al massimo le caratteristiche. Sono soddisfatto delle prime due reti perché proviamo tantissimo i calci piazzati tra il venerdì ed il sabato, e fa davvero piacere vedere un gol che giunge su calcio d’angolo dopo aver eseguito perfettamente i movimenti provati in allenamento. Così come la rete di Terracciano, che dedica davvero tanto tempo a questo fondamentale. Tutto ciò è il giusto premio alla bontà del lavoro settimanale”.

Il difensore Mario Terracciano, a segno per la seconda volta in pochi giorni tra San Giuseppe e San Vito Positano, dedica queste reti a due tra le persone più importanti della sua vita: la mamma e la moglie. Era importante vincere, pur dovendo gestire una gara che a un certo punto stava diventando complicata.  “Indubbiamente sono molto contento per il gol realizzato contro il Positano. Andare a segno è meraviglioso soprattutto per un difensore, e mi fa immensamente piacere essere riuscito a ripetermi dopo la rete fatta al San Giuseppe in Coppa Italia. La cosa più importante è però aver dato continuità alle ultime vittorie, e siamo stati bravi a gestire una partita che, dopo un ottimo avvio, stava diventando complicata.

È stata una gara strana, in cui siamo riusciti a realizzare le reti del 3-0 e del 4-0 in inferiorità numerica e siamo andati un attimo in confusione dopo aver subito il gol di Ciro Porzio”.

Miglior partita della stagione, anche per merito di una condizione fisica che va crescendo. “A me piace provare i calci piazzati, ho una media di circa 3/4 reti messe a segno in stagione, mi alleno tanto ed in questa settimana ho raccolto i frutti con due gol importanti. Stando in campo ho percepito subito che la squadra si era immediatamente impadronita della gara attraverso il palleggio. La condizione fisica collettiva va man mano migliorando con il passare delle giornate, ed anch’io mi sento meglio rispetto all’inizio del campionato”.

Campionato molto duro ed equilibrato. “Fa piacere aver sopravanzato l’Ebolitana in classifica, ma noi dobbiamo guardare solo ed esclusivamente in casa nostra e procedere partita dopo partita perché credo che a differenza della scorsa stagione non sarà soltanto una corsa a due. Ritengo che si possano perdere punti ovunque perché è un campionato molto equilibrato e da martedì penseremo alla prossima partita che disputeremo sull’ostico campo del Picciola”.

TABELLINO
SORRENTO – SAN VITO POSITANO 4-2
SORRENTO (4-3-3) Santaniello; Cappelluccio, Arpino, Terracciano, Ammendola; Vitiello, Di Capua (1’ st Catalano), Temponi; Savarese (38’ st Serrapica), Favetta (22’ st Marcucci), Scarpa. A disp: Pezzella, Paradisone, Esposito Lauri, Minicone. All: Turi
SAN VITO POSITANO (4-5-1) Munao; Schiavone, Vallefuoco, Porzio Cat., Autiero (1’ st Porzio Ciro); Falanga (10’ st Balestrieri), D’Alesio, Cappiello (13’ st Gargiulo), Ruocco, Maione; Di Leva. A disp: Palumbo, Savarese, Vanacore, Donnarumma. All: Guarracino
Reti: 7’ pt Arpino (S), 18’ pt Terracciano (S), 1’ st Favetta (S), 19’ st Scarpa (S), 21’ Porzio Ciro (P), 26’ st Maione
Arbitro: Ambrosino di Torre del Greco (Pizzoni/Marchese)
Note: Espulso: Arpino (S) al 44’ pt per doppia ammonizione. Ammoniti: Cappelluccio (S), Porzio Ciro (P). Angoli: 1-3. Recupero: 2’ pt, 5’ st.

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