“Avevo scritto un racconto, anni fa. Un racconto per ricordare Matilde Sorrentino, uccisa a Torre Annunziata nel 2004 dopo aver denunciato un giro di pedofili che allignava nel quartiere della scuola frequentata da suo figlio, vittima anche lui di quel giro. Il regista Antonio Capuano ne ha liberamente tratto un monologo che sarà interpretato dalla grande Marina Confalone e con lei Matilde vivrà”.

Sono le parole di Carmen Pellegrino, la scrittrice originaria di Polla ma che ha studiato a fondo il caso legato attorno alla vicenda di “mamma coraggio”. A partire dal 25 gennaio 2019 al teatro Sannazzaro di Napoli andrà in scena “Ecce homo”, con Marina Confalone, su regia di Antonio Capuano.

Matilde Sorrentino fu uccisa a Torre Annunziata il 26 marzo del 2004 sulla porta di casa, con 6 colpi di pistola in faccia esplosi da un 26enne. Aveva 49 anni. Il movente del delitto, si accertò, fu di vendetta per aver denunciato le violenze subite dal figlio da un gruppo di pedofili che operava nella zona, ai margini della scuola elementare frequentata dal bambino al rione Poverelli. Salvatore, fu adescato, seviziato e stuprato. Tutti i colpevoli, compreso l’assassino di Matilde, furono condannati.

Ecce Homo è un monologo che Antonio Capuano ha liberamente tratto da un racconto di Carmen Pellegrino, che si rifà a quei fatti. Qua è Matilde stessa, interpretata da Marina Confalone, che li racconterà in prima persona.


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