Lo stupore davanti alla brocca che riemerge, perfettamente intatta come duemila anni fa, con il bronzo diventato lucente azzurrite. La meraviglia degli affreschi con Andromeda e Perseo che ha appena reciso la testa di Medusa. E poi la disperazione di quella mano che riemerge dalla sabbia, ancora in cerca di salvezza, mentre la corrente di lava e lapilli l'ha ormai fatalmente travolta.

"Pompei è così, ti dà una carezza e poi lo schiaffo. È il bellissimo e poi la morte. La nascita e la fine - racconta Alberto Angela - È parlare di 'loro' e parlare di noi". Questa volta, assicura, "ho voluto mostrarla come mai prima". Nasce così Pompei.

Le nuove scoperte, speciale Meraviglie prodotto da Rai Cultura in collaborazione con il Parco Archeologico e il Ministero della cultura, in onda lunedì 27 maggio alle 21.25 su Rai1, che non solo svela al pubblico nuovi affascinanti ritrovamenti, alcuni mai mostrarti prima, e luoghi unici come l'Insula dei Casti Amanti, che aprirà al pubblico solo dal 28 maggio. Ma lo fa con un unico piano sequenza, quella tecnica cara a Maestri del cinema come Robert Altman, in cui la macchina da presa non "stacca" mai e riprende in tempo reale ciò che accade, dall'inizio alla fine.

Ne è nata una passeggiata attraverso la città sommersa dalla furia del Vesuvio nel 79, d.C., lunga due ore e dieci minuti per tre chilometri, in cui sembra davvero di essere accanto ad Angela mentre incontra archeologi, restauratori e il direttore del Parco Gabriel Zuchtriegel in una privatissima visita al sito.

"Abbiamo preparato lo speciale passo passo, nessuno poteva sbagliare - dice Angela - Ogni volta emergeva qualcosa di nuovo, in diretta. Anche io vengo dagli scavi e mi premeva raccontare il lavoro di questi ragazzi e ragazze che con il freddo, la pioggia, il sole, sono lì a far riemergere la storia e tanta bellezza".

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