"Giustizia per Alessandro". Striscioni sulla facciata della scuola media Roncalli in cui in tanti piangono ancora per Ale. E sulla facciata dell'istituto che avrebbe dovuto frequentare l'anno prossimo. Finite le medie il tredicenne morto lanciandosi dalla finiestra della sua cameretta avrebbe voluto frequentare il liceo scientifico Don Milani. Il messaggio dei genitori accompagnerà il Natale degli abitanti della città dei Lattari. Dopo tre mesi dalla morte del figlio a Gragnano escono dal silenzio la mamma e il padre del ragazzino scomparso il primo settembre scorso.

A lungo perseguitato con chat e minacce da un gruppo di sei giovanissimi, guidato dall’ex fidanzatina, e indagati per istigazione al suicidio. Identico il messaggio scelto dai genitori di Alessandro, Katia Buonopane e Nello Cascone, che possono leggere i suoi ex compagni di scuola e gli alunni dell’istituto superiore dove il ragazzo avrebbe voluto iscriversi: "Giustizia per Alessandro, il percorso non si ferma". La decisione di rivolgersi ai ragazzi dopo un’inchiesta su un secondo caso di bullismo. Nel gruppo finito nell’indagine per la morte di Alessandro anche due fratelli arrestati, insieme ad altri tre ragazzi, per il pestaggio e la persecuzione nei confronti di un quattordicenne con problemi di salute. Contro il silenzio che ha circondato la vicenda di Alessandro, intrecciata a quella dell'altra giovanissima vittima si mostra indignata la mamma che in un lungo post su Facebook si e' rivolta ai giovani: "Io stessa mi sono ritrovata ad avere di fronte mulini a vento, dove nessuno sa e nessuno ha visto".

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