Più di una scuola su due richiede interventi di manutenzione eurgenti. In Campania sette edifici su dieci non dispongono ancora del certificato di collaudo statico (70%), in otto su dieci manca quello di agibilità (82%), migliore la situazione per la prevenzione incendi (57%). Gli edifici scolastici posti in zona sismica 1 sono il 19%, tra questi nessuno risulta progettato o adeguato alla normativa tecnica di costruzione antisismica, quelli in zona sismica 2 sono l’80% e anche qui nessuno progettato o adeguato alla normativa. 

Sul fronte manutenzione straordinaria gli edifici in cui si è intervenuti negli ultimi 5 anni sono il 60%, tuttavia non si è riusciti a soddisfare tutte le necessità visto che il 66% richiede interventi urgenti. Sono i dati che emergono dalla XXII edizione di Ecosistema Scuola in cui Legambiente fa il punto, con dati riferiti al 2021, sullo stato di salute di 99 edifici scolastici di tre capoluoghi di provincia (Avellino-Benevento e Salerno) – tra scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado – frequentati da una popolazione di oltre 20mila studenti.

“Saranno 216 le scuole nuove previste dal Pnrr, finanziate con 1 miliardo e 189 milioni di euro di cui il 42,4% destinati al Mezzogiorno, con l’obiettivo di avere plessi più innovativi, sostenibili, sicuri e inclusivi. Una nuova generazione di scuole – commenta Francesca Ferro, direttrice Legambiente Campania – che faranno la differenza qualitativa, se saranno capaci di rispondere anche ai bisogni educativi e sociali oltre che di sostenibilità strutturale e gestionale di quelle realtà più a rischio povertà educativa. Il grande nodo rimane, la qualità diffusa delle scuole che, dall’osservatorio privilegiato dei 22 anni della nostra indagine, vede pochi e lenti miglioramenti che rischiano, in assenza di interventi diffusi e rapidi, di non superare mai il cronico stato di emergenza. Il caro energia, entrato prepotentemente in campo in questi anni, rende la questione storica dell’efficientamento degli edifici scolastici ancora più urgente: uno dei principali cantieri di edilizia pubblica non più rinviabili come dimostra la nostra indagine dove solo 15 edifici sui 99 monitorati utilizzano fonti di energia rinnovabile”.

Entrando nel dettaglio dell’indagine di Legambiente, lievemente in crescita gli edifici in cui sono state effettuate le indagini diagnostiche dei solai negli ultimi cinque anni (33%) mentre solo in otto edifici sono stati effettuati interventi di messa in sicurezza dei solai. Dati ancora insufficienti visto che parliamo di un intervento di fondamentale importanza per prevenire fenomeni di crollo, principale motivo di incidente e di pericolo per la vita di studenti, docenti e personale scolastico.

Sul fronte manutenzione straordinaria gli edifici in cui si è intervenuti negli ultimi 5 anni sono il 60%, tuttavia non si è riusciti a soddisfare tutte le necessità visto che il 66% richiede interventi urgenti. Negli ultimi anni sono stati stanziati diversi fondi per l’efficientamento energetico degli edifici scolastici, al fine di rendere le scuole meno energivore e implementare la produzione di energia da rinnovabili ma nei 99 edifici monitorati nessuno presenta la certificazione energetica. E i risultati sono critici visto che solo il 15% delle scuole indagate utilizza impianti di energia rinnovabile. Seppure tutte le scuole dovrebbero disporre di palestre e impianti sportivi di base, oltre alla piena utilizzazione degli impianti da parte della collettività, i dati rilevati ci restituiscono una fotografia diversa. Gli edifici con impianti per lo sport (palestre, campi esterni, ecc.) sono il 48%. Le scuole con impianti aperti in orario extrascolastico sono solo il 59%. Gli edifici scolastici con servizio di mensa scolastica sono il 23%. Dove presente, il servizio di mensa scolastica mostra situazioni di eccellenza.

Il 100% dei Comuni prevede nei bandi di appalto la stagionalità degli alimenti e l’inserimento di menù alternativi per motivi religiosi e culturali, e la somministrazione di pasti biologici, criteri ecologici nelle procedure di acquisto (GPP). Rispetto ai pasti somministrati, la media di biologico nei pasti è del 90%; tutte le mense privilegiano prodotti a Km0, sono il 53% quelle in cui vengono serviti pasti con prodotti Igp, Dop. Con gli interventi previsti con gli speciali Fondi Covid per realizzare nuove aule, potenziare i trasporti e la rete internet, nei tre capoluoghi di provincia sono 13 le aule realizzate nel 2021, di cui 8 nuove e 5 recuperate da spazi precedentemente non utilizzati. Il 100% dei comuni ha adottato misure specifiche garantendo il trasporto scolastico gratuito.

“Come raccontiamo in Ecosistema Scuola – spiega Valentina Onesti, responsabile ufficio scuola Legambiente Campania – sarà fondamentale pensare alla riqualificazione delle nostre scuole come a un cantiere di rigenerazione urbana, sociale e educativa, condividendo il tutto con la comunità locale che si fa comunità educante, per attuare percorsi condivisi attraverso la coprogettazione sia nei servizi che nella riqualificazione e costruzione di nuove scuole”. 


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