Sono passati ben 14 anni dall’efferato omicidio di Marco Pittoni. A ammazzare, con due colpi a bruciapelo, il tenente che faceva servizio a Pagani un commando formato da tutti malviventi di Torre Annunziata.

La mattina del 6 giugno del 2008 Pittoni si trovava, libero dal servizio, all’ufficio postale e tentò di sventare la rapina perpetrata dalla gang oplontina. Ma la situazione degenerò e il giovane carabiniere perse la vita.

Dopo accurate indagini finirono in manette Fabio Prete, Giovanni Fontana, Gennaro Carotenuto e Antonio Palma, tutti con precedenti alle spalle. Successivamente venne rintracciato Carmine Palumbo, appena 16enne all’epoca e figlio di Luigi ritenuto vicino al clan Gionta, che era stato nascosto dalla sua famiglia in latitanza a Sperlonga.

Un’altra pagina nera per Torre Annunziata, che proprio un anno fa ha dovuto piangere l’efferata morte di Maurizio Cerrato. Seguita poi da quella di Antonio Morione, nella vicina Boscoreale, e di Giovanni Guarino. Per quest’ultimo delitto sono accusati due 14enni oplontini, ora detenuti al carcere Minorile di Nisida, che hanno sempre professato la loro innocenza.

Quest’oggi, dinanzi al comune di Pagani, è stato depositato un fascio di fiori per ricordare Pittoni. A Torre Annunziata gli hanno dedicato la palestra comunale in via Schiti.

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