Non se le mandano a dire l’amministrazione di San Giorgio a Cremano e il M5S che ora spara a zero sui  comuni aderenti alla CUC, la Centrale Unica di Committenza.

E’ guerra a colpi di mazzette”: questa la dichiarazione al vetriolo dei grillini sul caso che coinvolge i comuni di Portici, San Giorgio a Cremano, Ercolano e San Sebastiano al Vesuvio. Una polemica nata per il fatto che si sarebbero attribuiti meriti altrui. “Il merito dell’attivazione della centrale unica di committenza è senz’altro nostro”, replicano i pentastellati, i quali, anzi, accusano i 4 comuni sopraelencati di immobilismo.

Dichiarazioni pesantissime, quelle del Movimento 5 Stelle e che hanno ricevuto, prontamente replica da Giorgio Zinno, sindaco di San Giorgio a Cremano. “Il loro attacco è generalizzato e vergognoso, nei confronti di politici che ogni giorno svolgono il proprio lavoro. il Movimento 5 Stelle, pur di fare propaganda per le imminenti elezioni, getta fango impropriamente oppure hanno inventato un nuovo codice alla base del quale un avviso di garanzia equivale ad una condanna in terzo grado”.

Ma la questione si fa più pesante, in quanto Zinno fa capire di non aver mai ricevuto alcuna interrogazione dai “cinque stelle”: “Invece di contribuire – ha dichiarato il primo cittadino sangiorgese - a creare percorsi utili al miglioramento di vita dei nostri concittadini, paradossalmente e con tanta falsità, promuovono comunicati stampa per illudere le cittadinanze vesuviane a continuare a fingere  di avere veramente a cuore il bene comune. Può sostituire – ha continuato - una semplice interrogazione, tra l'altro mai pervenuta al comune, il fitto lavoro di quattro amministrazioni locali durato mesi,  investendo su di un percorso di trasparenza e legittimità volto a sbloccare importanti opere per la collettività?”

Nel frattempo la questione appare lontano da una schiarita. Il Movimento 5 Stelle accusano gli amministratori dei 4 comuni di paralisi, immobilismo, incapacità e disinteresse, per cui solo l’impulso di un’interrogazione a firma del senatore Sergio Puglia avrebbe sbloccato la situazione.

D’altro canto, l’interrogativo di Zinno è rivolto alla prossima denuncia dei cinque stelle: “Mi chiedo quale sarà la prossima speculazione volta a raccattare qualche voto giocando sulla buona fede dei lettori, ai quali un giorno si prova a far pensare di essere feroci oppositori e un altro fondamentali costruttori di processi amministrativi”.

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La polemica

Appalti ad Ercolano, Portici e San Giorgio