Aquiloni, cori e cortei: Torre Annunziata ribadisce il “no” alle cisterne
Il battibecco Ascione –Mazzella: “Fallo tu il sindaco”. La replica: “Solo bugie”. E i comitati minacciano il blocco
27-06-2018 | di Marco De Rosa
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Dal piazzale antistante lo stadio Giraud lungo il corso principale di Torre Annunziata, fino al lungomare Oplonti per dire, anzi ribadire, il secco “no” alle cisterne di idrocarburi al porto.
Sono state centinaia i cittadini che hanno partecipato, unitamente ai comitati promotori dell’iniziativa e alle associazioni presenti sul territorio - Ubuntu, Mamme Vulcaniche, Comitato Salera e altre - al corteo di protesta. Una manifestazione che si aggiunge ai numerosi eventi tematici per scongiurare l’arrivo di una “bomba ecologica” per la popolazione, come è stata definita in special modo dai cittadini residenti nelle zone immediatamente attigue al porto oplontino.
Uno stormo di colori è volato più in alto delle cisterne: un gruppo di aquiloni che al lido Mappatella hanno reso un po’ meno grigia la polemica che invece è divampata al termine del corteo. Una manifestazione che ha visto bersagliato il sindaco Vincenzo Ascione il quale, tuttavia, non si è tirato indietro al dialogo ed ha provato a far sentire la sua voce e ribadire ancora una volta il suo disappunto verso l’installazione delle cisterne, dando un significato preciso alla sua presenza alla manifestazione.
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“Tutto ciò che potevamo fare l’abbiamo fatto – ha spiegato Vincenzo Ascione, presente per tutta la durata del corteo -. Se dovessero essere individuati problemi nella procedura amministrativa utilizzata, faremo sentire la nostra voce. Non c’è stato alcun atto politico che ha deciso per l’ampliamento del numero di cisterne. Lo si sta facendo perché le norme attuali purtroppo lo concedono e purtroppo bisogna prenderne atto e rispettare le istituzioni. Allo stesso modo rispetto quelli che protestano e, in qualità di cittadino, sono qui a metterli la faccia accanto a voi”.
Ma la replica di Orfeo Mazzella, attivista del Movimento 5 Stelle è piccata: “E’ stato rilasciato un permesso di edificazione che crediamo sia illegittimo. Ecco perché abbiamo depositato un atto in procura che denuncia questo scempio. Il sindaco non ci venga a raccontare che si devono cercare eventuali falle burocratiche. Le cerchi lui queste falle, non noi cittadini costretti a vederle per tutelare la nostra salute”.
Non sono mancati momenti di tensione come quando il sindaco ha replicato stizzito all’invito di Orfeo Mazzella di abbandonare il corteo, oppure quando Pina Valente, rappresentante del comitato Salera, ha annunciato imminente blocco ai lavori al porto.
Sul caso è intervenuta anche la senatrice del Movimento 5 Stelle Virginia La Mura che ha sottoscritto l'esposto presentato alla Procura di Torre Annunziata dagli attivisti e dai membri del Comitato Salera Orfeo Mazzella e Pina Valente. "Ho deciso di sostenere le vie legali intraprese dal comitato, una forma ulteriore di pressione per impedire lo scempio del territorio", spiega La Mura in una nota. "Quell'area va destinata a bonifica per tutelare la salute dei cittadini, del mare e dell'ambiente e non può essere oggetto in alcun modo di ulteriore speculazione che non porterà alcun giovamento al territorio - prosegue la senatrice - i vincoli paesaggistici, la necessaria bonifica e la mobilitazione dei cittadini devono imporre scelte chiare e precise e noi non faremo mai mancare il supporto a questa lotta".
La palla passa alla magistratura: se l’esposto presentato dai comitati del territorio dovesse allertare la Procura della Repubblica, l’eventuale blocco paventato dai cittadini di Torre Annunziata diventa sempre più probabile.
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