“La maggioranza consiliare non parteciperà al consiglio comunale convocato per questa sera quale forma di protesta per il modo inaccettabile in cui da tempo sono gestiti i lavori del civico consesso”. Ad annunciarlo è il sindaco Gennaro Langella che aggiunge “È da diversi mesi ormai che l’aula del consiglio comunale è diventata luogo di sterili e strumentali polemiche e di risse verbali, senza che siano prodotti atti concreti che interessino la città. La riunione consiliare programmata per stasera, con all’ordine del giorno una serie di discussioni che nei fatti non richiedono l’adozione di alcun atto amministrativo, si annuncia altrettanto solo come momento di passerella e polemiche. La scelta della maggioranza che mi si sostiene non è per niente un modo di sfuggire al confronto, ma è un modo per affermare la centralità del consiglio comunale che deve essere condotto nel rispetto assoluto della legge e dei regolamenti, elementi questi che negli ultimi tempi sono sovente venuti meno. Domattina i capigruppo di maggioranza, in seno alla conferenza dei gruppi consiliari, chiederanno, ai sensi del vigente regolamento consiliare, la convocazione di un question-time, e quindi una seduta ad hoc, proprio per discutere, nei modi e tempi previsti, di tutti i temi all’ordine del giorno di questa sera”. In tema di svolgimento delle sedute consiliari il sindaco Langella ha evidenziato che “E’ da mesi che chi dirige i lavori non è più garante del rispetto delle norme e dei regolamenti, facendo sì che i consiglieri, in spregio alle regole, possono intervenire in qualsiasi momento senza seguire le modalità regolamentari, trasformando così la discussione in modi e toni degni da “bar dello sport. E’ ora che si ritorni al rispetto delle regole affinché i lavori del consiglio siano da un lato proficui, e consentano di adottare i provvedimenti per l’amministrazione della città, e dall’altro garantiscano la sicurezza dei consiglieri, della giunta comunale e dei funzionari che assistono. Sono innumerevoli, infatti, gli episodi di violenza verbale, sovente sfociata anche in contatti fisici ravvicinati, con esponenti dei comitati antidiscarica e centri sociali, senza che nessuno sia intervenuto energicamente a garanzia di tutti e per riaffermare il ruolo centrale dell’Istituzione. Ciò è intollerabile e quindi è necessario che il presidente assuma tutti gli atti e le azioni che gli competono per la tutela di tutti, e per salvaguardare il rispetto e il decoro del massimo organismo istituzionale locale”.