“In una città come la nostra avere una coalizione coesa e fortemente ancorata a valori, comportamenti elettorali e tradizioni positive come quelli espressi dal centrosinistra è fondamentale. Per queste ragioni, io considero giusto tornare nel PD”. Con una lettera aperta pubblicata stamattina sul Corriere del Mezzogiorno, il sindaco Giosuè Starita spiega il perché del suo ritorno al Partito Democratico. “Considero indispensabile – continua nella lettera - l’apertura di una nuova fase amministrativa che ho concepito come un nuovo inizio”. Non si sottrae alle eventuali critiche sulle sue scelte perché “avevo considerato possibile quel percorso (una coalizione senza il Partito Democratico, ndr.) ma devo ammettere che è stata compiuta una valutazione sbagliata. In questi anni ho sperimentato quanto sia complicato fare a meno di una forza politica che svolga una funzione guida, che abbia un peso nelle vicende nazionali, che abbia la caratura, l’autorevolezza e la credibilità di un grande partito di massa, gestito in modo democratico”. Inoltre va giù duro con il suo ex vice sindaco sostenendo che “chi si è candidato a svolgere, al posto del PD, questa supplenza in questi ultimi anni è uscito sconfitto; le ragioni sono tante e su alcune ritengo sia preferibile non approfondire”.

Un coro di commenti ha accolto il passaggio di Starita che sarà ufficializzato il prossimo 7 aprile durante un convegno nella sede del PD locale. Sarà quello l’evento pubblico che vedrà il sindaco varcare nuovamente quella soglia dopo il divorzio del 2010. “Nonostante il periodo in cui ci sono state incomprensioni con i dirigenti locali del partito – afferma Raffaele Di Donna - il primo cittadino ha sempre avuto il cuore a sinistra”. Il consigliere socialista, con un passato nei Democratici di Sinistra, a sorpresa apre alla possibilità di un suo ingresso nel partito di Renzi. “In passato sono stato eletto a Palazzo Criscuolo con i DS. Un mio ingresso nel PD non è impossibile. Mai dire mai…”. La scelta del sindaco, però, non porterà un carrozzone di consiglieri tra le fila dei democratici come qualcuno immaginava. Saranno infatti 8 i consiglieri che resteranno all’esterno del partito democratico, pur continuando a sostenere Starita. “Stiamo lavorando – afferma Papa, un altro fedelissimo del sindaco – con Manzo, Ossame e Vitiello ad un laboratorio politico che punta a diventare il secondo pilastro della coalizione”. “Contento di portare a termine questa lunga fase di transizione” è il segretario democratico Ciro Passeggia. “È un successo per il nostro partito che vedrà crescere il gruppo consiliare”.

Amareggiato per la scelta del sindaco è il consigliere Pasquale Iapicca che dalla maggioranza potrebbe passare tra le fila dell’opposizione insieme a Centro Democratico. “Ognuno si assume le sue responsabilità per le scelte che fa – ha affermato Iapicca – Mi aspettavo delle sue riflessioni, che non ci sono state, anche quando entrò nel nostro partito e inspiegabilmente uscì dal PD”.


Raffaele Perrotta