Una serata di fine settembre a dir poco sfavillante ed una Trecase altrettante splendida a farla da protagonista e ospitando calorosamente l’ultima tappa di “Vesuviando – Arte e Cultura all’ombra del Vesuvio” così chiudendo in bellezza la Solennità a San Gennaro, suo Patrono.

E “Vesuviando”, un percorso a “tappe”, collegato dal fil-rouge del mastodontico vulcano partenopeo, un progetto mirante alla riscoperta e alla valorizzazione di antichi tesori nascosti, che ha visto coinvolti i Comuni di San Giuseppe Vesuviano (Ente capofila), Ottaviano, Ercolano, Pompei e Trecase, oltre l’Osservatorio Vesuviano e l’Osservatorio Astronomico di Capodimonte,
è andato placidamente a sfociare sul prolungamento di via Vesuvio, gremito per un’accoglienza maestosa al concerto dei mitici “Matia Bazar”.

La suadente voce di Silvia Mezzanotte accompagnata da Piero Cassano, Fabio Perversi e Giancarlo Golzi, hanno ripercorso nel coinvolgente live i più grandi successi musicali della Band; dalle storiche e sempre verdi “Vacanze romane” e “Solo tu” alle più recenti “Gli occhi caldi di Sylvie” e “Sei tu”.
Due ore di musica gradita e applaudita dalla marea dei fan scaturiti da tutto il comprensorio vesuviano.

A fare gli onori di casa il primo cittadino avv. Raffaele de Luca accompagnato dall’on.le Michele Schiano, rappresentante la Regione Campania.
De Luca,plaudendo i protagonisti dell’Evento trecasese, ha voluto ringraziare pubblicamente l’on. Schiano per l’impegno profuso nel realizzare l’Evento e a Trecase senza riuscire a trattenere la sua commozione davanti a tanta gente esclamando più volte – ma siete veramente un fiume di persone, grazie di essere venuti –

“ Il mondo Matia Bazar – ha spiegato Silvia Mezzanotte, che nel corso della serata ha fatto cantare ed emozionare tutti i presenti, – è una realtà che vive da quarant’anni e che raccoglie un pubblico eterogeneo e protagonista, ogni volta, insieme a noi, del live „Ogni volta che veniamo in questa meravigliosa regione, troviamo un calore inaspettato e portiamo sempre a casa ricordi indelebili ”.
NINO VICIDOMINI