Questo doveva essere un anno di festa per tutti noi italiani, invece siamo sommersi dalle polemiche, tutti contro tutti. Così nelle alte sfere della politica, così per le strade. E la lega soffia sul fuoco della discordia tra l’indifferenza generale quasi che l’Italia, essere italiani, sia motivo di vergogna e non di vanto.

Il nostro Paese non si salva neppure ai Mondiali, dato che Bossi si augura che vinca la Slovacchia; forse perché gli viene un travaso di bile quando sente suonare l’Inno nazionale. A me invece provoca solo emozione, persino commozione. Un inno che racconta la storia di un popolo che ha conquistato il mondo con la sua storia, con le sue tradizioni, con le sue bellezze artistiche e naturali, con la sua fantasia.

Tutti ci invidiano, tutti aspirano a trovare un posto qui; e noi sputiamo nel piatto dove mangiamo.

Non abbiamo rispetto neppure per i nostri morti che hanno creduto in questo Paese e hanno sacrificato la vita per dargli una dignità e poi difenderne i presupposti, che sono secoli di civiltà e valori.

Se dissentite dalle celebrazioni, almeno fatelo in silenzio, con rispetto. MInistri e (poco)onorevoli lautamente stipendiati dalla "Roma ladrona" che vogliono spiantare, che offendono il Risorgimento, Garibaldi, il Tricolore, l´Italia, non sono degni di questo Paese.

Risparmiate considerazioni politiche sul nostro ospite che viene a Tolmezzo come Presidente della Camera, sintesi della democrazia parlamentare, e come tale va rispettato. Come vanno rispettati i miei antenati, generazioni di Garibaldi dalla Liguria, altrettanti De Cillia dal Friuli, lontani nella geografia del paese, ma uniti nell’obbiettivo comune: fare questo Paese prima, difenderne i confini e l’onore poi.
Renato Garibaldi

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Tolmezzo, piazza XX Settembre

In caso di pioggia l’evento si terrà presso l’auditorium comunale

Sabato 19 marzo 2011, ore 14:00

Tante piccole Comunità hanno fatto grande questo Paese

La Carnia, fiera della propria storia, auspice della propria autonomia, ricorda il sacrificio di migliaia di nostri cittadini per la formazione e il mantenimento dello Stato unitario e festeggia i

150 anni dell’Unità d’Italia

con il Presidente della Camera

Gianfranco Fini

Cantano i cori della Carnia accompagnati dai corpi bandistici Val di Gorto (OVARO) e S. Cecilia (PRADAMANO),

diretti dai m.i Daniel Prochazka, Francesco Gioia, Giovanni Donada

MUSICA; E A SEGUIRE: La canzone del Piave, Carnorum Regio (Inno alla Carnia),

ALZABANDIERA con l’Inno Nazionale (cANTO DEGLI ITALIANI)
Benvenuto e saluto di Giovanni Canciani
Orgogliosi di essere Carnici, orgogliosi di essere Friulani, orgogliosi di essere Italiani