L`associazione "TORRESI NEL MONDO - Torre Annunziata“ augura a tutte le donne sparse in tutto il mondo una bella e gioiosa festa...lo meritate!
Tutti oramai conoscono il massacro del 1908 marzo, 129 donne furono bruciate vive in una fabbrica newyorkese. Se é vero che l`8 marzo nasce come giorno della memoria, é altrettanto vero che proprio in questa giornata bisogna ricordare quelle donne che hanno lasciato un segno nella storia del proprio paese e quelle che, ancora oggi, contribuiscono al cambiamento sociale.
Con l`avvento dell`epoca moderna e i cambiamenti che la societá ha subito, specialmente dal dopoguerra a oggi, le donne hanno avuto possibilitá di studiare, di prepararsi ad affrontare il mondo competititvo del lavoro. Esse hanno cominciato a scorgere nuove prospettive che non fossero le solite, tradizionali, generalmente imposte dalla famiglia: il matrimonio, i figli, la cura della casa. Cosí dapprima timidamente e poi in maniera sempre piú vistosa, le donne hanno iniziato a svolgere ruoli e professioni deputati un tempo indubbiamente "da uomini“: notaio, poliziotto, magistrato, vigile, medico ecc. Conseguentemente é cambiata anche la mentalitá delle famiglie in generale, e oggi molte ragazze sono incoraggiate a proseguire gli studi e a non smettere di lavorare quando hanno dei bambini. La posizione della donna é passata da uno stato di passivitá, di inferioritá giuridica e sociale a uno stato di effettiva paritá con gli uomini, perché é misurata sul loro stesso terreno, dimostrando di saper effettuare praticamente tutte le professioni che svolgono gli uomini.
Naturalmente non é stato lo stesso ovunque: in molte regioni meridionali del nostro Paese sopravvivono ancora mentalitá antiquate e tradizionaliste che tendono a considerare ancora la donna esclusivamente come la "regina della casa“.
Inoltre occorre osservare che in quelle zone dove é maggiore la percentuale di persone disoccupate, esse sono per buon numero donne, segno evidente che il progresso non va sempre con la medesima velocitá anche all`interno dello stesso paese.
Oscar Guidone