Giovanni Bucaro è rimasto a casa, nella sua Foggia. Probabilmente a riflettere, in modo più sereno, dopo la seconda sconfitta consecutiva rimediata in campionato dal Savoia, poche ore fa, proprio allo "Zaccheria". Un Savoia che il suo allenatore definisce, oggi, "dai due volti, perchè il primo tempo lo abbiamo fatto male, sbagliando totalmente l´approccio alla gara. Avevo pensato ad un attacco veloce per aggredire il Foggia fin dall´inizio, ma nei primi quaranticinque minuti ho visto tutti sottotono". Poi, nella ripresa, anche grazie all´innesto di Di Piazza, si è notata una squadra più propositiva, vicina al pari già in avvio con l´attaccante di Partinico: "Nel secondo tempo - ammette Bucaro - l´ingresso di Matteo ci ha aiutato notevolmente. Anche Pompilio e Del Sorbo mi sono piaciuti parecchio". Già, Luca Pompilio, ex di turno, soprannominato tempo fa addirittura il ´Rooney pugliese" ed oggi all´esordio in campionato coi bianchi, subentrato a capitan Scarpa: "Il motivo della sostituzione? Semplice, il capitano aveva dato tutto ed in quel momento mi serviva un calciatore dalle caratteristiche diverse, che creasse maggiori pericoli ad una difesa abbottonata". Nessun caso, dunque. Meglio così. Ma il Savoia è in un periodaccio. Tre miseri punti raccolti nelle ultime cinque partite, una classifica pericolosissima ed alle porte c´è la sfida salvezza al Martina: "Non credo che la squadra sia in crisi - si difende il tecnico oplontino - perchè sia a Salerno che a Foggia abbiamo disputato due buone partite, così come avevamo già preventivato una partenza difficile; il gruppo, inoltre, continua a darmi i segnali giusti. Credo che il Savoia possa giocarsela con tutti. Certo che domenica, al Giraud, avremo il dovere di risollevarci".
Un´ultima battuta Bucaro la concede alla ´moviola´. Il riferimento è chiaro: la spinta ai danni del leggerino D´Appolonia, al quinto di recupero, in piena area, ma non sanzionata dall´arbitro: "Anche a Foggia dicono che il rigore c´era - conclude l´allenatore dei bianchi - . Peccato, perchè il pareggio avrebbe premiato la nostra riscossa nella ripresa".

Salvatore Piro

foto Nunzo Iovene, il Cigno @rt