Ha giocato con il freno a mano tirato oggi, il capitano, sfidando un macigno psicologico che portava dentro di sè da una settimana intera. Diffidato, dunque, a rischio squalifica, proprio in vista della sfida decisiva di Agrigento. La gara verità nella quale verrà decisa la promozione in Lega Pro; quella a cui nessun tifoso del Savoia vorrà mancare. Tantomeno lui, torrese doc, idolo e simbolo di una città intera. "Oggi abbiamo fallito l´approccio mentale alla gara. Non era facile giocare con quattro diffidati in campo. Anche io, in realtà, ho pensato per novanta minuti a non prendere un giallo, scendendo in campo più teso del solito", conferma Scarpa al termine del soffertissimo successo ai danni del Rende.

Sostituito per evitare "guai peggiori", il numero dieci oplontino conferma che avrebbe preferito restare in campo, "per dare una mano ai compagni", prima di soffermarsi, esplicitamente, solo sulla prossima "battaglia agonistica" dell´Esseneto: "Andremo in Sicilia senza alcuna paura. E´ chi rincorre che dovrà preoccuparsi. Del resto - continua - siamo primi dall´inizio del torneo. Un motivo ci sarà".

Secondo il tecnico dei bianchi, Vincenzo Feola, nessun risultato determinerà l´esito del campionato. Il capitano, al contrario, si espone: "Vincendo ad Agrigento sarebbe quasi fatta anche se, credo, sarà fondamentale soprattutto non perdere. L´assenza di Gargiulo? Peserà perchè, per noi, è un calciatore importante".
Un ´ultima sottolineatura, in merito alla stucchevole "querelle" relativa alla presenza o meno di sostenitori al seguito dei bianchi. "Sono sicuro che i tifosi del Savoia ci saranno", conclude il capitano evidentemente fiducioso ed ottimista.

Salvatore Piro

Foto Nunzio Iovene (Il Cigno Art)