“Se a Ragusa si giocava oppure no era la stessa cosa, questa farsa, però, si poteva evitare”. Così Vincenzo Feola, allenatore del Savoia, ha commentato la partita tra gli iblei e l’Akragas, conclusasi dopo 10’ a causa dell’impossibilità dei locali di proseguire l’incontro. “Certe avvenimenti capitano sempre agli altri e mai a noi –ha proseguito il trainer sommese- Da domani inizieremo comunque a preprare la gara dell’Esseneto consapevoli della nostra forza e di quella dell’avversario”. Tornado a ciò che è successo al Giraud, Feola temeva il Rende ed è stato buon profeta. “L’esperienza nel calcio conta. Già dall’inizio settimana si pensava alla sfida con l’Akragas e non era giusto perché bisognava prima sfidare i calabresi. Poi c’era chi pensava alle ammonizioni o chi credeva di fare un sol boccone. Loro sono una buona squadra, formatasi a dicembre e proabilmente meritavano qualcosa in più. Comunque m’interessa aver conquistato i tre punti, se poi qualcuno non è contento a me non interessa”. Il timoniere dei bianchi non ha fatto calcoli ed ha schierato tutti e quattro i diffidati. Una scelta che è costata caro, visto che Gargiulo, oltre all’espulso Terracciano, dovrà saltare il big match di Agrigento. “Dopo è sempre semplice parlare –ha incalzato Feola- Se non facevo giocare Gargiulo, uno dei migliori, avrei dovuto rivoluzionare l’intero assetto. Io l’ho pensata diversamente dagli altri e per me era giusto che giocassero tutti. Poi se il destino ha deciso così, per me va bene. Anche questo fa parte del calcio”. Ormai tutti sono con la mente alla sfida contro l’Akragas, che sarà importante ma non decisiva secondo il tecnico. “Qualsiasi sia il risultato non sarà importante ai fini del campionato. Noi veniamo da due battaglie e tutto ciò ci tornerà utile”.

Gianluca Buonocore

Foto Nunzio Iovene Il Cigno @rt