"Remuntada" effettuata con annesso punticino colto, in extremis, aldilà dello Stretto. Dallo 0-3 al 3-3 in soli quaranta minuti ma il Savoia, a Messina, poteva indubbiamente fare di più, strappando ai peloritani l´intera posta in palio. Ne è convinto anche l´amministratore unico della società bianco scudata, Quirico Manca, che, raggiunto telefonicamente, non appare certo tenero nei riguardi dei suoi ragazzi: "Indubbiamente avevamo già la testa proiettata alle prossime vacanze natalizie - esordisce -. E´ stata una gara strana, dominata da episodi fortuiti e che, probabilmente anche grazie a qualche aiuto divino, siamo riusciti a raddrizzare soltanto nel finale. Inutile nasconderlo. Sono molto deluso dalla prestazione di oggi".

Il pareggio raggiunto in pieno recupero dai bianchi, a giudizio di Manca, ha una spiegazione precisa. L´unica nota positiva fornita dal Savoia al "Celeste": la condizione fisica ottimale del gruppo. "Avessimo disputato altri dieci minuti - prosegue il dirigente oplontino - avremmo anche potuto vincere la partita, grazie ad una tenuta atletica nettamente migliore rispetto ai nostri avversari. Tuttavia non recrimino su nulla. Nemmeno sui pali o le traverse colte. E´ stata una bruttissima partita sulla quale dover necessariamente riflettere. Forse pensavamo sarebbe stato semplice. Il campo ci ha smentito in maniera decisa".

Ultima battuta dedicata alla disamina tattica della gara. Il 4-2-3-1, prediletto dal tecnico Feola, è il miglior modulo da schierare in trasferta? "Ovvio che una disposizione simile esponga il Savoia a soffrire maggiormente. Oggi, inoltre, abbiamo pagato anche le caratteristiche del terreno di gioco, bagnato ed in erba naturale. E´ andata così. In settimana cercheremo di caricare maggiormente i ragazzi".

Salvatore Piro