Il Savoia vince sul campo ma anche...fuori. Ieri, al "Gobbato", più che il mortifero uno-due targato Meloni-Del Sorbo (con il quale i bianchi hanno conquistato la vetta solitaria), a far notizia è stato il comportamento esemplare ed "innovativo" osservato dagli oltre cinquecento tifosi oplontini, giunti da Torre Annunziata, per assistere ad un derby inizialmente etichettato come "ad alto rischio" incidenti.

Previsione clamorosamente smentita dai fatti e dall´impeccabile servizio d´ordine al quale gli stessi sostenitori torresi hanno contribuito in maniera determinante. Tanto da meritare, al termine della gara, le congratulazioni delle locali forze dell´ordine. Avete capito bene, ma nessuno ne parla.

Appena giunta nel piazzale antistante lo stadio, la tifoseria organizzata ha improvvisato un efficace sistema di pre-filtraggio evitando in tal modo e preventivamente qualsiasi tipo di possibile contatto con le forze dell´ordine; la strategia studiata per l´occasione ha brillato anche per semplicità. Gli "ultras" più esperti, disponendosi a circa tre metri dagli agenti, hanno bloccato con i pochi e rudimentali mezzi a disposizione (le famose aste a sostegno dei bandieroni) l´accesso degli altri "compagni di trasferta" al cancello d´ingresso. Controllando, minuziosamente e prima degli addetti ai lavori, chi fosse in possesso dei biglietti per assistere alla gara e regolando, per giunta, anche le modalità di accesso al settore ospiti: inizialmente chi aveva il compito di esporre gli striscioni, poi i ragazzi muniti delle bandierine bianche e nere confezionate per la splendida coreografia offerta. Infine, tutti gli altri. Un banale quanto fruttuoso metodo di "auto organizzazione" per scongiurare, a priori, il pericolo di spiacevoli eventi destinati ad incidere sul cammino del Savoia in campionato.

Così i tifosi oplontini hanno cercato di cancellare quanto accaduto, proprio al "Gobbato", il 26 agosto 2012 quando, in occasione del derby di Coppa, un petardo lanciato dal settore ospiti fu raccolto dal volontario della Protezione Civile Pasquale Beneduce causandone, purtroppo, una permanente lesione all´arto interessato. La sanzione comminata al Savoia fu esemplare. "Giraud" chiuso per otto turni ed addio immediato a possibili, quanto in realtà lontani, sogni di gloria. Quest´anno la musica è totalmente diversa. Saggiamente, gli ultras oplontini hanno sposato fin dall´inizio il concreto progetto esposto loro dal presidente Luce. Patron generoso e disponibile ma, al contempo, fermo. "La società non vuole grane e la squadra ha bisogno dei suoi tifosi. Il calcio è prima di tutto lealtà e partecipazione", le proverbiali parole pronunciate al suo arrivo a Torre Annunziata. Ieri, Luce ha visto la partita mischiandosi tra loro. Altro segnale forte dell´ormai consacrato feeling con la piazza.
I tifosi del Savoia, inoltre, non si sono limitati a prevenire, in collaborazione con le locali forze di polizia, possibili incidenti o gesti incauti. Hanno fatto parlare di loro anche per un "inusuale" striscione esposto nella ripresa: "Qualsiasi scoperta che migliori la vita va seguita. Sì alle staminali", l´insolito slogan (quanto meno allo stadio) a sostegno del progresso nel settore della ricerca scientifica. Il pubblico di casa ha gradito, applaudendo in maniera convinta. Il tifo, in fondo, è anche questo.

Salvatore Piro