A scuola di legalità con don Luigi Merola
23-03-2011 - Archivio Storico de Lo Strillone
Sarà don Luigi Merola il docente deccezione che domani pomeriggio terrà una lezione agli alunni della scuola media Matteo Della Corte di Pompei per spiegare cosè la camorra, i suoi meccanismi perversi e i gravi danni che essa produce nella società civile e nelleconomia. Il parroco, che da anni si batte contro la criminalità organizzata e per questo vive sotto protezione, domani, 24 marzo alle 15, incontrerà i ragazzi, gli insegnanti e i genitori di Pompei per spiegare limportanza del concetto di legalità e del rispetto delle regole per una convivenza pacifica. Sarà un contributo importante, quello di don Luigi Merola, che come sempre parlerà alle nuove generazioni, che rappresentano il futuro e al tempo stesso la speranza di estirpare la camorra dalla società. Il parroco porterà lesperienza della sua fondazione, A voce de creature, nata per aiutare i giovani a non cadere vittime della criminalità e che dal 2008 ha una sede anche a Pompei, in un edificio che lo Stato ha confiscato alla malavita, in via don Gennarino Carotenuto.
Sabato 26 marzo, invece, alle ore 17, ancora lezione di legalità per gli alunni della scuola media Matteo Della Corte: gli studenti incontreranno Giandomenico Lepore, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, che sarà relatore della manifestazione Rifiuti e Camorra Spa, organizzata dallassociazione Riferimenti Campania presso la sede aperta a Pompei nel 2009, in via don Gennarino Carotenuto, sempre nello stabile confiscato ai clan. Coordinatrice della convention sarà Adriana Musella, presidente del Coordinamento nazionale Antimafia Riferimenti. Lincontro servirà ai ragazzi per studiare anche laltro aspetto della legalità, ovvero quello che porta al rispetto dellambiente: nel corso dellincontro verranno illustrati agli alunni i gravi danni che le attività illecite della camorra, attraverso i rifiuti, hanno prodotto allecosistema.
Gli incontri fanno parte del progetto Le(g)ali al Sud realizzato dalla scuola secondaria di I grado Matteo Della Corte di Pompei, diretta da Francesca Martire, nellambito della programmazione dei Fondi Strutturali Europei 2007-2013. Il progetto, che durerà fino a maggio con corsi e incontri, intende promuovere la cultura e la pratica della legalità attraverso il coinvolgimento degli allievi in situazioni nelle quali si assumono comportamenti ispirati al rispetto delle norme di convivenza civile. Esso si articola in due percorsi didattici (ambiente e vita civile) organizzati dalla scuola con enti e associazioni del territorio che si occupano di cittadinanza attiva e di ambiente, legati dal filo conduttore della legalità.
Sabato 26 marzo, invece, alle ore 17, ancora lezione di legalità per gli alunni della scuola media Matteo Della Corte: gli studenti incontreranno Giandomenico Lepore, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, che sarà relatore della manifestazione Rifiuti e Camorra Spa, organizzata dallassociazione Riferimenti Campania presso la sede aperta a Pompei nel 2009, in via don Gennarino Carotenuto, sempre nello stabile confiscato ai clan. Coordinatrice della convention sarà Adriana Musella, presidente del Coordinamento nazionale Antimafia Riferimenti. Lincontro servirà ai ragazzi per studiare anche laltro aspetto della legalità, ovvero quello che porta al rispetto dellambiente: nel corso dellincontro verranno illustrati agli alunni i gravi danni che le attività illecite della camorra, attraverso i rifiuti, hanno prodotto allecosistema.
Gli incontri fanno parte del progetto Le(g)ali al Sud realizzato dalla scuola secondaria di I grado Matteo Della Corte di Pompei, diretta da Francesca Martire, nellambito della programmazione dei Fondi Strutturali Europei 2007-2013. Il progetto, che durerà fino a maggio con corsi e incontri, intende promuovere la cultura e la pratica della legalità attraverso il coinvolgimento degli allievi in situazioni nelle quali si assumono comportamenti ispirati al rispetto delle norme di convivenza civile. Esso si articola in due percorsi didattici (ambiente e vita civile) organizzati dalla scuola con enti e associazioni del territorio che si occupano di cittadinanza attiva e di ambiente, legati dal filo conduttore della legalità.