Torre Annunziata è sempre più innamorata del Savoia. Dopo l’ennesimo colpo d’occhio che ha offerto il Giraud in occasione dell’anticipo televisivo contro l’Akragas, ormai non ci sono più dubbi. La formazione di Vincenzo Feola ha fatto scoccare nuovamente la scintilla in una piazza che ora sogna ad occhi aperti. Si è tornata infatti a respirare quell’aria di festa, che aveva contraddistinto gli anni d’oro dei bianchi. File di tifosi al botteghino, fiumi di persone che invadono via Simonetti prima e dopo l’incontro. Scene alle quali ormai nessuno più era abituato. E anche nei bar e negli abituali luoghi di ritrovo torresi non si parla d’altro. “In quale settore hai visto la partita oggi?”, “Qual è il giocatore che ti è piaciuto di più del Savoia?”, “Quanto sono forti Gargiulo e Tiscione?”. Queste sono le frasi che si ascoltano sempre più spesso tra sostenitori, giovani e meno giovani che ormai sono pazzi per Meloni e compagni. I bianchi stanno entrando anche nel cuore di tanti bambini, che adesso sognano di realizzare un gol con la maglia del Savoia e di correre sotto la Sud come capitan Francesco Scarpa. E non bisogna dimenticare i social network che ormai sono invasi da fotografie e video dei giocatori e delle coreografie degli ultras.
ARIA NUOVA. Le polemiche, i divieti e le crisi societarie sembrano un passato molto remoto per questi tifosi che aumentano sempre di più. Non solo i soliti duemila affezionati, che non hanno fatto mai mancare il proprio apporto anche durante le impervie trasferte di Pimonte e Brusciano, ma anche quelli che per scelta e per mancanza di stimoli avevano deciso di rimanere a casa durante gli anni precedenti. L’atmosfera che si respira oggi a Torre Annunziata è di quelle festose e tutto sembra funzionare alla perfezione.
L’ISPIRATORE. A far scoppiare la sempre più di dilagante ‘Savoia mania’ a Torre Annunziata è stato Lazzaro Luce. Il presidentissimo dei bianchi è stato accolto fin dal suo primo giorno in maniera trionfale dai tifosi, che prima ha invidiato e che adesso ama alla follia. Ed il merito di questo ritrovato feeling è tutto suo. Il massimo dirigente dei bianchi ha instaurato un grande rapporto con la città oplontina alla follia ed ha apertamente dichiarato che non vede l’ora che arrivi il 22 ottobre, giorno della festa patronale, per poter sentire ancor più da vicino il calore della gente. Il suo sogno, come detto anche ai microfoni della Rai, è quello di riportare la squadra in serie B, anche se per adesso sarebbe già un grandissimo successo riportare un club glorioso come il Savoia tra i professionisti, dopo oltre dieci anni dall’ultima volta.

Gianluca Buonocore